Non profit
L’Iva fa impazzire i volontari
Il ministero annuncia a sorpresa che gli acquisti dei mezzi di soccorso sono esenti da Iva, mentre dal primo gennaio si paga il 20%. Se è uno scherzo, non fa ridere
di Redazione
Il ministero delle Finanze ne ha combinata un?altra delle sue. Non contento di aver determinato un pasticcio senza precedenti sulla restituzione dell?eurotassa, il dicastero retto da Visco ha pensato bene di non lasciare neppure il non profit senza la sua bella gatta da pelare. E ha annunciato, a sorpresa, che l?acquisto di ambulanze, elicotteri e natanti di soccorso sarebbe esente da Iva. Una vera novità per le migliaia di volontari impegnati nelle associazioni di soccorso sanitario, che dal 1° gennaio di quest?anno l?Iva se la sono ritrovata al 20% grazie a una disposizione della legge Onlus, la 460.
«Ma quale esenzione» sbotta il presidente delle Misericordie, Francesco Giannelli. «Questa è un?altra bella scoperta del ministero delle Finanze. Ma se siamo sul punto di indire una manifestazione di protesta contro l?Iva al 20% sui mezzi di soccorso!». La manifestazione, a cui hanno garantito la loro adesione anche le Pubbliche Assistenze, si svolgerà il 10 ottobre a Roma, e c?è da scommettere che vedrà la partecipazione di centinaia di ambulanze a sirene spiegate. «Siamo decisi a portare la protesta alle estreme conseguenze se le cose non cambieranno» aggiunge il presidente delle Anpas, Luigi Bulleri. «Ma confidiamo ancora che il ministero si accorga dell?errore e torni al più presto sui suoi passi».
Ripercorriamo dunque, a beneficio di chi non avesse seguito la telenovela dell?Iva (di cui ?Vita? si è occupata a più riprese anche negli anni scorsi), le tappe principali di questa incredibile odissea. La legge 266 sul volontariato era stata seguita, nel 1992, dalla circolare attuativa numero 3, in cui il dettato sull?aliquota Iva non era molto chiaro, dando così luogo a una interpretazione ?estensiva? che ha consentito alle associazioni di non pagare l?Iva sugli acquisti di ambulanze. Questo fino al 31 dicembre dell?anno scorso. Poi però l?entrata in vigore della legge Onlus 460 ha cambiato le carte in tavola, tornando a una interpretazione ?ristretta? che prevede dunque l?Iva al 20% sull?acquisto dei mezzi di soccorso anche da parte delle Onlus. Proprio come se a comperare un elicottero fosse un ricco industriale che vuole andare in Sardegna nel weekend, e non invece una associazione che lo utilizza, poniamo, per il soccorso alpino. Nessuna differenza.
Di qui la protesta delle associazioni, che oltre tutto si sentono oggi beffate dalla recente affermazione del ministero delle Finanze che in data 8 settembre ribadisce (come se fosse pacifica) l?esenzione per «beni mobili registrati, quali autoambulanze, elicotteri o natanti di soccorso».
«Il governo italiano è veramente senza vergogna», commenta l?avvocato Salvatore Pettinato. «Perché prima tollera una interpretazione molto larga della legge, consentendo alle associazioni un regime Iva agevolato. Poi all?improvviso si rimangia tutto con la legge fiscale dedicata proprio al non profit. Salvo poi tornare fuori e candidamente dire: ma come, l?esenzione c?è, perché vi lamentate? È veramente un comportamento intollerabile, imputabile soltanto a una sfacciataggine senza precedenti. Oltre tutto dire che l?esenzione c?è è completamente inutile, perché questa affermazione non ha valore normativo, quindi non si può neppure impugnarla per godere dell?esenzione che pure afferma. Insomma, l?ennesima figura barbina».
Da rimediare al più presto, secondo noi, come già il ministero delle Finanze aveva fatto, poche settimane fa, con l?Iva applicata alle prestazioni socioassistenziali rese da Onlus in regime di convenzione. Un battaglia vinta da ?Vita?.
Per vincere anche questa, faxate le vostre proteste al ministro Visco al numero 06/59973510.
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