Politica

Lituania: arriva l’euro

Il 2015 è iniziato all’insegna dell’euro. Dal primo di gennaio, infatti, la Lituania è diventata il diciannovesimo stato membro della Ue ad adottare la moneta unica

di Redazione

Il 2015 è iniziato all’insegna dell’euro. Dal primo di gennaio, infatti, la Lituania è diventata il diciannovesimo stato membro della Ue ad adottare l'euro.

Il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ha salutato con queste parole su Twitter l’evento: «benvenuta Lituania nella famiglia dell'euro».

Così salgono a circa 337 milioni i cittadini europei che condividono la moneta unica, nata 15 anni or sono e in effettiva circolazione da 13.

All’inizio, nel 1999, il percorso dell’euro fu intrapreso da Belgio, Germania, Irlanda, Spagna, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Portogallo e Finlandia. A questi si aggiunse poi la Grecia, comunque in tempo per l’inizio della circolazione di monete e banconote che avvenne nel 2002. Nel corso degli anni altri Paesi si sono via via accodati fino ad arrivare alla recentissima entrata della Lituania.

Non c’è dubbio che ai Paesi baltici l’Euro piace: l’Estonia aveva adottato l’euro nel 2011 mentre la Lettonia nel 2014. Come ha notato Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea responsabile per la moneta unica, l’entrata della Lituania «segna il completamento del ritorno di tutti gli Stati baltici nel cuore del sistema politico ed economico del nostro continente» ed inoltre che quella del primo gennaio 2015 «è una data simbolica non solo per la Lituania, ma per la stessa Eurozona, che rimane stabile, attraente e aperta a nuovi ingressi».

Soddisfazione anche da parte del Presidente della BCE Mario Draghi che, a nome del Consiglio direttivo dell’Istituto da lui presieduto, ha dichiarato di accogliere «con soddisfazione questo ulteriore allargamento dell’area dell’euro. La Lituania ha varato misure eccezionali in un periodo difficile per raggiungere il traguardo dell’adozione della moneta unica».

In effetti questo piccolo Paese di 3,5 milioni di abitanti e un prodotto interno lordo di soli 35 miliardi di euro, nonostante la crisi economica è riuscito ad attuare un percorso di risanamento e a far ripartire l’economia.

Il Consiglio dell’UE aveva formalmente approvato l’adesione della Lituania all’area dell’euro il lo scorso mese di luglio fissando il tasso di conversione del litas a 3,45280 per un euro.

Con l’adesione all’euro la Banca centrale lituana e gli altri istituti avranno accesso ai fondi della BCE in caso di emergenza. Ne deriva la riduzione del cosiddetto rischio Paese e dei costi di finanziamento sui mercati, con un taglio stimato dei tassi di interesse intorno allo 0,8 per cento.

Inoltre si prevede, grazie all’euro, un impulso al commercio: l’export del Paese si dirige principalmente verso l’Eurozona e quindi verranno meno le spese di cambio e quelle sostenute per tenere agganciata la valuta all’euro. Le stime sull’incremento del commercio emanate dalla Banca centrale della Lituania parlano del 5-10% in dieci anni e prevedono anche un aumento degli investimenti esteri nel Paese.

Ma i lituani che ne pensano dell’entrata dell’euro nei loro portafogli? Il timore per un aumento incondizionato dei prezzi serpeggia tra i più, tuttavia il governo guidato dal socialdemocratico Algirdas Butkevičius, ha promosso da tempo una campagna di informazione massiccia e ha promesso una costante vigilanza.

Il periodo di dualità durerà soltanto 15 giorni e dal 16 gennaio la litas, il cui cambio era ancorato all’euro già dal 2002, andrà definitivamente in pensione e l’euro sarà la sola divisa legale. Il termine litas deriva dal nome del Paese e la sua storia è stata per certi aspetti convulsa: venne introdotto nel 1922 e rimase in circolazione fino al 1940, anno in cui la Lituania fu annessa all’Unione Sovietica e quindi si passò al rublo. Nel 1993, con il ritorno all’indipendenza, dopo un periodo in cui ci fu una moneta transitoria chiamata talona, venne reintrodotta la litas.

Adesso la litas sembrerebbe definitivamente tramontata, ma di questi tempi, chi può esserne certo! Per ora auguri doppi, quindi, agli amici lituani!
 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA