Politica
L’Italia verso il riconoscimento della lingua dei segni
«La Repubblica riconosce, promuove e tutela la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la Lingua dei Segni Italiana Tattile (LIST)»: così un emendamento al Decreto Sostegni approvato ieri dalle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Vengono inoltre riconosciute le figure dell'interprete LIS e dell'interprete LIST quali professionisti specializzati.
di Redazione
È atteso per domani 5 maggio nell’Aula del Senato il ddl n. 2144 (Decreto Sostegni bis), che ha avuto il via libera nella notte dalle Commissioni riunite Bilancio e Finanze. Fra gli emendamenti approvati ce n’è uno per il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana e l'inclusione delle persone disabilità uditiva.
È l’emendamento 34.0.7 a prima firma del senatore Matteo Salvini, che introduce un articolo 34 bis nel Decreto Sostegni attraverso cui «la Repubblica riconosce, promuove e tutela la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la Lingua dei Segni Italiana Tattile (LIST)». L’emendamento inoltre riconosce le figure dell'interprete LIS e dell'interprete LIST quali professionisti specializzati nella traduzione e interpretazione rispettivamente della LIS e della LIST. Un successivo decreto definirà i percorsi formativi per l'accesso alle professioni di interprete LIS e di interprete LIST e le norme transitorie per chi già esercita tali professioni. Per favorire l'accessibilità dei propri servizi, le pubbliche amministrazioni promuovono la diffusione dei servizi di interpretariato in LIS e in LIST, la sottotitolazione e ogni altra modalità idonea a favorire la comprensione della lingua verbale nonché iniziative di formazione del personale. Per favorire l'inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva, la Presidenza del Consiglio dei ministri promuove campagne di comunicazione.
«Per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia è stato approvato un importante emendamento: verranno maggiormente promossi servizi di sottotitolazione e interpretariato al fine di rimuovere ogni forma di barriera alla comunicazione. Con questo emendamento il nostro Paese riconosce anche la Lingua dei Segni Italiana e la Lingua dei Segni Italiana Tattile, allineandosi con il resto di Europa», ha annunciato il Ministro per le disabilità, Erika Stefani in una nota.
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