Il modello economico, di produzione e dei consumi italiano è poco sostenibile. È quanto emerge dalla ricerca ”Indicatori per lo sviluppo sostenibile in Italia”, presentata il 18 maggio al Cnel in occasione della seconda Conferenza sullo sviluppo sostenibile. Lo studio ha calcolato gli andamenti nel tempo di tre indicatori (ambiente, società, economia), in funzione della distanza dagli obiettivi da raggiungere entro il 2012, come stabilito dal Summit di Johannesburg del 2002. I peggiori risultati si registrano in campo economico, dove pesa la crescita eccessiva del trasporto su gomma di merci e passeggeri (+30% tra il 1990 e il 2002), mentre quello su ferro e’ ancora scarso (6,7% contro l’obiettivo del 13,7%). Quanto all’ambiente, restano elevate in Italia le emissioni di gas serra (569 milioni di tonnellate di anidride carbonica, il 20% in piu’ rispetto all’obiettivo ), l’uso di prodotti chimici in agricoltura e il prelievo di specie ittiche. Migliorano, invece, la produzione di sostanze ozonodistruttive, le emissioni di composti acidificanti, e l?estensione della superficie di aree protette.
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