Politica

L’Italia degli emigranti vince il Leone d’oro

Storie di contadini meridionali in cerca di fortuna al Nord. Un passato prossimo che abbiamo dimenticato?

di Antonio Autieri

Tra film in concorso e film fuori gara, cosa portare a casa da quella sarabanda di film che è stato, come sempre, il Festival di Venezia? Su ?Salvate il soldato Ryan? di Spielberg, ?The Truman Show? di Weir con Jim Carrey o ?Racconto d?autunno? di Rohmer c?è stata unanimità di giudizi. Ma se bisogna puntare su un titolo, ci piace indicare ?Così ridevano? di Gianni Amelio, non solo perché ha vinto meritatamente il Leone d?oro. Un film che se non è il capolavoro assoluto del regista del ?Ladro di bambini? e di ?Lamerica?, è una delle opere più toccanti della Mostra.
Da ridere c?è ben poco nella vita di Pietro e Giovanni (un bravissimo Enrico Lo Verso), fratelli siciliani trapiantati a Torino alla fine degli anni ?50 che si amano ma non si capiscono davvero. ?Così ridevano? era il titolo, sull?ultima pagina della Domenica del Corriere, di una rubrica di vignette già datate all?epoca, che muovevano al sorriso partendo da episodi di cronaca. L?effetto era di commozione per l?Italia che cambiava: lo stesso sentimento che suscitano questi emigranti che, come gli albanesi di ?Lamerica?, Amelio descrive con amore. Il linguaggio precisamente riprodotto (qualcuno farà fatica a districarsi tra dialetti siciliani, pugliesi e calabresi davvero stretti, tanto che forse nelle sale uscirà una versione sottotitolata in italiano), i gesti di persone che si affacciavano al Nord per una vita migliore, la miseria e lo squallore… Una realtà che tanti in Italia hanno già dimenticato come dimostra l?approccio al problema degli extracomunitari (bello anche ?Ospiti? del giovane Matteo Garrone sulle vicende di due albanesi a Roma). Era l?intuizione che già Amelio aveva colto in ?Lamerica?, quando nei nostri vicini di Tirana mostrava il nostro passato da respingere.
Tra le scene indimenticabili: Giovanni che ricerca in stazione il fratello minore già a Torino, che però non si fa trovare per vergogna; l?imbarazzo di Giovanni nel ristorante di lusso. Ma la battuta migliore la fa un anziano piemontese che dà in sposa sua figlia a un ?terrone? affermando che ?sono cristiani come noi?. È un film che speriamo sia accolto con interesse dal pubblico, nonostante la tristezza e ?l?arcaicità? della storia. Anche se la memoria non va di moda…

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