Formazione

L’Istituto Cortivo ottiene dall’Antitrust il Rating di Legalità. Con 2 stelle su 3

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha attribuito le stellette di legalità a conclusione di un lungo e rigoroso iter di verifiche

di Redazione

«Da sempre noi dell’Istituto Cortivo ci impegniamo quotidianamente perché crediamo nel valore della trasparenza e dell’etica. Per questo siamo sempre stati sereni e tranquilli anche quando la nostra correttezza è stata messa in dubbio da alcuni. Per questo, oggi siamo ancora più contenti che il nostro impegno e la nostra coerenza siano stati certificati da un Ente terzo e per di più tanto autorevole – considera Paolo Nalon direttore di Istituto Cortivo -. Queste due stellette sono quindi un traguardo importante e, allo stesso tempo, uno stimolo, un pungolo per continuare con convinzione sempre maggiore il nostro lavoro e la nostra attività formativa».

Con l'attribuzione, 'Istituto Cortivo entra a far parte dell’elenco ristretto di aziende che hanno ottenuto il Rating di Legalità promosso dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), come da specifica previsione di legge (Art. 5-ter del D.L. n. 1/2012, come modificato dal D.L. n. 29/2012, convertito con modificazioni dalla Legge 62/2012).

L’attribuzione del Rating di Legalità vuole  promuovere l'introduzione di principi etici nei comportamenti aziendali, favorendo l’accesso al credito bancario e la concessione di finanziamenti pubblici.

Si tratta quindi di un riconoscimento molto importante e tutt’altro che formale, perché viene attribuito da una Autorità pubblica e indipendente soltanto alle imprese che assicurino il possesso di una nutrita serie di requisiti, dettagliatamente previsti dall’art. 2 del Regolamento di attuazione, adottato con Delibera AGCM n. 24075/2012.

Tra questi requisiti, solo per citarne alcuni, l’assenza di condanne, procedimenti e provvedimenti amministrativi, fiscali e giudiziari a loro carico o di importanti controversie con l’Antitrust o la Pubblica Amministrazione.

Proprio Giovanni Pitruzzella, Presidente dell’Antitrust, in un’intervista al Sole 24 Ore, mette in evidenza, come le stellette del Rating abbiano un valore soprattutto reputazionale, oggi sempre più indispensabile: «Le aziende, per competere sui mercati internazionali, hanno bisogno di una buona reputazione, perché quella conta. E si ha una buona reputazione se si rispettano le regole».

 

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