Mondo

L’Iran bandisce il National Geographic

L'accusa che ha offeso l'orgoglio del governo di Teheran? Avere inserito, tra parentesi, la dicitura "Golfo Arabico" oltre a quella "Golfo Persico"... Rob da matt!

di Maramao

Dopo le “parole in libertà” del Segretario di Stato statunitense uscente, Colin Powell, che ha attaccato l’ipotetica corsa al nucleare dell’Iraq durante il vertice Apec di Santiago del Cile, farcendola di particolari tutti da verificare (e smontati dal Washington Post), proprio come aveva fatto all’Onu per giustificare l’attacco all’Iraq, in materia di “granu salis” l’Iran ha dimostrato di giocarsela alla pari con la “colomba” a stelle e strisce. Ieri, infatti, Teheran non ha trovato di meglio che mettere al bando i pericolosissimi… redattori della rivista ‘National Geographic’ e vietare la sua diffusione finché non verrà corretto un atlante che, per indicare il tratto di mare tra le sue coste meridionali e la Penisola arabica, usa, tra parentesi (e vergognosamente ci aggiungo io!), la dicitura “Golfo Arabico” oltre a quella “Golfo Persico”, l’unica accettata da Teheran. ”Per reazione, vietiamo ai loro giornalisti di entrare in Iran e la distribuzione delle loro pubblicazioni finché non si correggeranno”, ha detto alla Reuters, serio come non mai, il direttore per i mezzi di informazione stranieri del ministero della Cultura iraniano, Mohammad Hossein Khoshvaght. Quando si dice una battaglia di principio. Quasi quasi mi vien da pensare che – forse – un po’ di ragione Powell ce l’ha e questi, se non pericolosi, di sicuro sono da ricovero coatto!


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