Non profit

Lipobay: per Altroconsumo in futuro sarà peggio

L'associazione ha denunciato che ''grazie alla decisione della UE del 18 luglio scorso, i consumatori riceveranno pubblicità direttamente dalle case farmaceutiche"

di Paul Ricard

La vicenda Lipobay, se si ripresentasse in futuro,”potrebbe ottenere effetti ancora piu’ devastanti”. E’ quanto prevede l’associazione di tutela dei consumatori ”Altroconsumo” che ha denunciato che ”grazie alla decisione della Commissione europea del 18 luglio scorso, i consumatori riceveranno pubblicità direttamente dalle case farmaceutiche sui propri prodotti per l’Aids, l’asma, il diabete; pubblicità dove gli aspetti positivi dei farmaci avranno la meglio sugli eventuali effetti collaterali o sulla possibilita’ di scegliere alternative meno costose, come i generici”. Dai dati forniti da un rapporto pubblicato da Consumers’ Association – l’associazione inglese di consumatori – gli effetti della riforma sulla pubblicità dei farmaci ”porterebbero essenzialmente ad un forte incremento della spesa sanitaria, ad un condizionamento delle prescrizioni dei medici, e ad una impossibilità – aggiunge Altroconsumo – per i consumatori di effettuare la scelta migliore o di ottenere le maggiori informazioni disponibili”. Secondo Altroconsumo la vicenda del Lipobay insegna che ”quando le case farmaceutiche, principalmente attente ad aumentare i volumi di vendita dei farmaci, non trovano sulla propria strada l’azione filtrante e critica dei medici, che dovrebbero svolgere in modo ineccepibile il ruolo di attenti tutori della salute dei cittadini, i consumatori si possono trovare ad assumere il farmaco meno adatto alle proprie esigenze, compromettendo cosi’ la propria salute”. L’associazione ha denunciato inoltre che ”la farmacovigilanza in Italia è debole, poiche’ basata sulla segnalazione spontanea del medico di base. Purtroppo la letteratura in materia elenca addirittura sette peccati capitali che provocano il fenomeno dell’undereporting cioé la segnalazione di un numero di effetti indesiderati inferiore a quello reale”.


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