Politica

L’Inps si mangia il fondo

La Finanziaria 2005 aveva destinato alle politiche sociali delle Regioni 518 milioni di euro come “prima tranche”. Ma la seconda non arriverà mai

di Benedetta Verrini

Nella settimana in cui si apre il confronto sulla Finanziaria, il mondo del sociale italiano, i sindacati e le Regioni lanciano l?allarme Fondo sociale nazionale. Il problema, purtroppo, non riguarda il futuro, la futura Finanziaria né le prospettive delle politiche sociali del prossimo anno, ma, in gioco, c?è la persistenza di quelle presenti, il problema riguarda, ancora, la Finanziaria dello scorso anno, Finanziaria 2005.

In una nota congiunta e durissima, lo scorso 27 settembre, i rappresentanti di Conferenza delle Regioni e delle Province, Upi, Anci, Lega autonomie locali, Cgil, Cisl, Uil e Forum del terzo settore hanno espresso una forte protesta nei confronti del governo «che non ha mantenuto l?impegno relativo al reintegro del 50% della quota del Fondo nazionale per le politiche sociali da trasferire alle Regioni nell?anno in corso».

Cosa è successo? Ecco un breve riassunto per capire: il braccio di ferro tra governo e Regioni sull?entità del Fondo sociale è cominciato praticamente nella scorsa Finanziaria. A fine luglio le Regioni avevano simbolicamente occupato la sede della Conferenza Stato-Regioni proprio per avere risposte concrete in merito alla quantificazione del Fondo; il ministro del Welfare, Maroni aveva assunto l?impegno di confermarne l?entità per il 2005 a un miliardo di euro più un 2% di incremento annuo. Così del resto era anche scritto nella Finanziaria 2005. Di tutto questo, però, fino ad oggi sono stati effettivamente erogati alle Regioni solo 518 milioni, come prima tranche.

«Si tratta ora di mantenere l?impegno, anche da parte del ministero del Tesoro e del governo sull?erogazione della seconda tranche di 600 milioni di euro», ha ricordato seccamente Antonio De Poli, assessore veneto alle Politiche sociali e responsabile della Commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni. Ironia della sorte, lo scorso 21 settembre, mentre la riunione delle Regioni in programma saltava a titolo di protesta, sulla Gazzetta Ufficiale è uscito a sorpresa il discusso riparto del Fondo. Su un miliardo e 300 milioni di euro complessivi, 706 milioni sono stati destinati all?Inps, 518 milioni alle Regioni, 44 milioni ai Comuni. In sintesi, alle Regioni neppure un euro in più di quanto già versato come ?prima tranche?. Troppo pochi per mandare avanti il Welfare locale: per questo gli amministratori, sindacati e Forum del terzo settore hanno chiesto formalmente ai ministri del Welfare e dell?Economia il mantenimento degli impegni presi. Con una richiesta: che il finanziamento del Fondo della prossima Finanziaria sia di entità adeguata e si dichiari da subito il suo riparto, onde evitare ulteriori spiacevoli sorprese.

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