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Link 2007 alle realtà impegnate nella cooperazione: «Facciamo rete»

«Ci è richiesto un segnale di aggregazione per meglio esprimere i comuni valori e un’ampia ed efficace rappresentatività», così riassume Roberto Ridolfi l’invito rivolto alle Organizzazioni della società civile ed agli Enti del Terzo Settore di fronte all’occasione offerta dall’imminente uscita di una circolare ministeriale relativa al Runts e alle Reti associative

di Redazione

È attesa a breve la circolare ministeriale con i chiarimenti attuativi in relazione al Runts (Registro unico nazionale) ed alle Reti associative del Terzo settore. L’ha anticipata Alessandro Lombardi, direttore generale Terzo settore del ministero del Lavoro, in un partecipato webinar il 4 febbraio scorso. Un annuncio che Link 2007 commenta con un: «Finalmente una buona notizia nel lungo cammino attuativo della riforma legislativa del Terzo settore avviata nel 2016. Potrà essere riconosciuta la piena dignità giuridica, con una specifica disciplina, ai modelli di aggregazione associativa in ambito nazionale o regionale, con compiti di coordinamento, tutela, rappresentanza, maggiore rappresentatività presso i soggetti istituzionali».
Anche per le Organizzazioni della società civile (Osc) impegnate nella cooperazione e solidarietà internazionale si tratta – continua una nota – di un’occasione unificante che, valorizzando la ricchezza delle specificità delle varie aggregazioni associative esistenti, alcune con una storia pluridecennale, può decisamente contribuire a rafforzarne il significato, il messaggio di valori, la capacità di proposta e risposta e il peso della loro rappresentanza.

«Da tempo si sente l’esigenza di un forte coordinamento tra le Osc italiane impegnate nella cooperazione e solidarietà internazionale di fronte ai cambiamenti in atto nella società e a livello globale, alle complessità che siamo chiamati ad affrontare ai vari livelli, alla necessità di una visibile coerenza valoriale e solidaristica, all’esigenza di un dialogo più efficace con istituzioni ed altri soggetti nazionali, europei e internazionali» osserva il presidente Roberto Ridolfi, che riassume la convinzione di Link: «Ci è richiesto un segnale di aggregazione per meglio esprimere i comuni valori e un’ampia ed efficace rappresentatività».

L’aspirazione a un forte peso rappresentativo unitario di tutti i soggetti non profit della cooperazione e solidarietà internazionale è stata per Link una priorità, espressa e resa pubblica negli anni. Nel 2016 con una sollecitazione alle tre grandi reti rappresentative: “Idee per una più forte rappresentatività dell’insieme delle Ong e Osc italiane di cooperazione internazionale per lo sviluppo”. E negli anni successivi, a più riprese, perlopiù attraverso il portale Vita.it o l’omonimo mensile. Oggi insistiamo perché è la strada che continuiamo a ritenere giusta.

Il cammino delle Reti associative del Terzo Settore, che sarà avviato formalmente con il riconoscimento degli Ets (enti del Terzo settore) e l’avvio del Runts, va in questo senso e il mondo non profit della cooperazione e solidarietà internazionale non dovrà sprecare questa preziosa occasione di rafforzare il cammino di maggiore aggregazione e autorevole rappresentatività unitaria, richiesto ancor più ora, nella difficile situazione in cui si trova il nostro Paese e le comunità nei tanti Paesi partner.

Che questo percorso, valorizzato dalla riforma legislativa del Terzo Settore, diventi un’opportunità per il rafforzamento di valori comuni da vivere e da comunicare nella nostra azione quotidiana e nelle nostre relazioni sociali.

Link 2007 propone quindi di “approfondire questo cammino congiuntamente a tutte le realtà non profit che direttamente o indirettamente credono e agiscono per lo sviluppo attivo di relazioni internazionali di cooperazione, solidarietà e pace, senza perdere le proprie identità ma valorizzando la ricchezza delle proprie specificità, per poterlo fortificare non solo nei numeri ma soprattutto nei valori, nella visione e nella proposta”.

L’appartenenza comune al Forum del Terzo Settore di molta parte di queste realtà associative – è l’osservazione finale -, dovrebbe facilitare la messa in comune di idee e buone volontà. I tempi lo richiedono. Non sia una nuova occasione persa.

In apertura immagine da Link2007.org


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