Famiglia

Lingue: allarme Unesco, metà rischia di scomparire

Oggi gli idiomi parlati nel mondo sono circa 6000

di Gabriella Meroni

Minacciata dalle lingue dominanti (in primo luogo inglese, ma anche francese, spagnolo, russo e cinese tradizionale), la meta’ degli idiomi rischia di sparire. L’allarme e’ lanciato dall’Unesco, che ha finanziato una ricerca dettagliata sulle circa 6.000 lingue oggi parlate al mondo. Il risultato e’ tutt’altro che confortante. La scomparsa delle lingue parlate e’ fenomeno conosciuto da sempre, ma pare che negli ultimi trecento anni abbia subito un’inarrestabile spinta d’acceleratore. La conclusione e’ che “oggi 3000, forse piu’, delle lingue ancora parlate sono a rischio, seriamente in pericolo o addirittura gia’ sparite”. Lo studio, che e’ l’aggiornamento di una prima ricerca apparsa nel 1996, e’ stato curato da Stephen Wurm, un linguista australiano di origine ungherese, in grado di parlare una cinquantina di lingue, morto di recente. Il lavoro – che sara’ ufficialmente presentato dall’Unesco domani, nella ‘Giornata internazionale della madrelingua’ – mette a fuoco con l’aiuto di una serie di mappe le aree piu’ a rischio classificandole con precisione, da uno stadio di “potenzialmente in pericolo” fino a livello di “estinte”. Non solo. La perdita anche di una sola lingua porta con se’ un vero e proprio impoverimento dello scibile umano e del patrimonio di conoscenze che si esprime proprio attraverso il linguaggio: “Per fare solo un esempio – si legge nello studio – molte piante medicinali notevolmente efficaci sono conosciute solo attraverso i saperi tradizionali: quando una lingua e la sua cultura scompaiono, si disperde anche la conoscenza sulle piante e sulle loro proprieta’ terapeutiche”.


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