Quando si raccontano le storie delle persone straniere che arrivano in Italia si raccontano, spesso, storie negative. Controcanto ha raccolto in questi mesi storie altre fatte di persone che, nel nostro paese, hanno saputo donare speranza e nuova vita a chi è arrivato qui senza più nulla. Accoglienza e integrazione sono le parole più usate mentre non sempre si racconta l’inclusione che rappresenta un punto di vista diverso. Ancor meno si racconta di chi, straniero arrivato in Italia da bambino, si adopera in prima persona affinché tutto questo possa diventare realtà. Per questo Controcanto ospita la storia di Abderrahmane Amajou e di Nili un network nato per favorire inclusione, dialogo e condivisione di opportunità.
Quando sono giunto in Italia, nonostante mio padre fosse arrivato molto tempo prima e avesse già costruito una sua piccola rete di contatti, non è stato facile sentirmi a casa. All’inizio è stato un po’ “impattante” perché non conoscevo la lingua e trascorrevo molto tempo da solo. Ricordo ancora, però, lo stupore e la gioia provati il giorno in cui la mamma di un mio compagno di scuola decise di regalarmi uno zaino. Un gesto semplice e familiare che mi fece sentire accettato e accolto. Dicono che a volte piccoli episodi vissuti da bambini possono determinare le scelte future. A me piace pensare che quel dono sia stato determinante. Oggi lavoro per costruire legami tra persone con origini, storia, tradizioni e culture diverse. La mia esperienza personale mi ha insegnato che favorire l’incontro, il dialogo, il pluralismo e la conoscenza tra comunità che vivono nello stesso territorio sia fondamentale per avere l’inclusione. Nonostante le differenze, tutti noi, possiamo contribuire per rendere i territori in cui viviamo più accoglienti, inclusivi e dinamici dal punto di vista culturale, sociale ed economico.
Per questo a marzo 2018 ho fondato Nili, Network Italiano Leader per l’Inclusione con sede a Torino. Una rete pensata per favorire l’incontro e la collaborazione tra tutte le associazioni, gli enti e le persone presenti sul territorio nazionale che lavorano allo sviluppo dell’inclusione contribuendo allo sviluppo del paese. Inclusione intesa e vissuta come opportunità per conoscere e crescere in un clima coeso senza discriminazioni. In un momento storico complicato dove precarietà economica e diseguaglianze sociali favoriscono l’insorgere della paura e della diffidenza verso chi non conosciamo indicato come unica causa delle nostre difficoltà sociali dobbiamo pensare all’inclusione come possibile soluzione. Individuare e formare giovani leader capaci di favorire il dialogo e l’incontro tra le varie comunità è fondamentale. Per questo Nili ha organizzato a Torino e Firenze due scuole di formazione che hanno coinvolto ragazzi straordinari provenienti da tutta Italia con storie, origini, culture e competenze differenti. L’obiettivo è quello di dare loro gli strumenti necessari affinché diventino portavoce di un pensiero inclusivo. Dopo Torino e Firenze, nel nuovo anno, Nili arriverà a Roma per ampliare la rete e il coinvolgimento di chi fa dell’inclusione un’opportunità.
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