Volontariato

L’impegno di “Trenta ore per la vita” per un’Italia cardioprotetta

Si è concluso il ciclo di tre anni dedicato al tema della lotta all’arresto cardiaco improvviso e alla promozione della cultura del primo soccorso avviato nel 2011 in collaborazione con Croce Rossa Italiana

di Redazione

Durante questi tre anni Trenta Ore per la Vita si è impegnata, con il contributo determinante della RAI e del Segretariato Sociale, per favorire la corretta percezione da parte dell’opinione pubblica di questa epidemia silenziosa che causa, ogni anno in Italia, il decesso di circa 70mila persone. L’incidenza della morte cardiaca improvvisa è paragonabile a quella determinata dalla somma dei principali tumori conosciuti ed è 10 volte superiore a quella legata agli incidenti strada
La strada di Trenta ore per la vita è stata, da un lato avviando una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema con l’intento di favorire un cambiamento comportamentale da parte della popolazione; dall’altro, promuovendo una campagna di raccolta fondi mirata con l’obiettivo di rendere il nostro Paese più sicuro, incrementando le postazioni salvavita con defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) presso scuole statali e impianti sportivi pubblici.

In merito alla sensibilizzazione Trenta ore ha stimolato il senso di partecipazione attiva e responsabile di ognuno nell’interesse comune. Con l’attività di comunicazione diretta al grande pubblico, anche attraverso video/storie realizzate ad hoc, ha portato milioni di persone a conoscenza delle corrette modalità di intervento in caso di emergenza. Trenta ore ha inoltre svolto azioni di supporto al proselitismo e indirizzamento verso i numerosi centri di formazione esistenti nel nostro paese, in particolare quelli della Croce Rossa Italiana.
Per quanto concerne la raccolta fondi, l'obiettivo è stato quello di intervenire per aumentare i presidi salvavita in tutta Italia perché sappiamo bene come l’utilizzo, entro pochissimi minuti, di un defibrillatore possa salvare la vita alla persona colpita da arresto cardiaco improvviso.

In totale saranno oltre 1100 i presidi attivati su tutto il territorio italiano. Il modello di intervento  applicato è stato quello di condizionare la consegna del DAE alla preventiva formazione di un numero adeguato di persone (non meno di 4) che ne possano garantire l’operatività. Ciascun apparecchio, completo di tutti gli accessori, gode di  una garanzia totale di 4 anni e del cambio delle piastre gratuito dopo i primi due anni. Queste misure permettono, a chi custodisce il presidio, di non doversi preoccupare di alcunché per quattro anni dalla data di consegna, termine da noi ritenuto congruo per garantire un significativo orizzonte temporale operativo dello strumento donato.

Nel 2013 la cultura del primo soccorso è entrata anche nelle classi di 115 scuole grazie a un concorso, promosso in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, che ha avuto un grande successo per la qualità degli elaborati presentati dagli studenti.

Sempre nello stesso anno è stato realizzato un sito web – dae.trentaore.org – che è un utile strumento per coloro che si troveranno a gestire situazioni di emergenza perché con pochi e semplici passaggi è, da oggi, possibile individuare il defibrillatore più vicino a luogo del bisogno. Inoltre chiunque può segnalare la presenza di un DAE all’interno del territorio italiano tramite l’apposita form “Segnala un DAE”.

Inoltre, com’è noto, l’Associazione promuove ogni anno un progetto speciale. Nel 2013 è stato quello di realizzare, in collaborazione con AGOP onlus, “La Casa a Colori”: struttura residenziale polifunzionale dedicata a famiglie non abbienti che si trovano a dover seguire lontano da casa il proprio figlio che deve essere sottoposto a trattamenti oncologici presso il Policlinico Gemelli. Al termine dei lavori l’edificio di 1600 mq, situato a Roma in via Rubra 49, conterà 18 miniappartamenti per un totale di 66 posti letto, sala pranzo con cucina in comune, ambulatori, centro di riabilitazione, ludoteca e biblioteca.

 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA