Mondo

L’impegno di Avsi in Sud Sudan

L'ong italiana protagonista di progetti di sviluppo per oltre 60mila persone

di Joshua Massarenti

Prosegue l’impegno dell’Associazione volontari per il servizio internazionale (Avsi) in Sud Sudan in sostegno a oltre 60mila persone che necessitano di tutto. Quindici i nuovi pozzi d’acqua potabile appena terminati nella Contea di Torit, grazie a fondi ECHO (agenzia per gli aiuti umanitari dell?Unione Europea). E altri 6 appena riparati. Prima di questo intervento le donne dovevano camminare per ore per raggiungere il letto di un fiume asciutto e scavare nella sabbia per trovare un poco d’acqua (spesso sporca), oppure faticare per raggiungere sorgenti in montagna – lontane ore di marcia dai loro villaggi. Per poi rendere possibile l’accesso delle macchine da trivellazione, AVSI ha scelto la strada della collaborazione locale, con la formula: ?Food for Work?. Grazie a fondi della Provincia di Salerno la gente nei villaggi è stata mobilitata a lavorare per l’apertura della strada in cambio di cibo. Questo ha reso possibile l’arrivo delle macchine in posti estremamente isolati, che la maggior parte delle altre organizzazioni umanitarie che lavorano sotto l’ombrello delle Nazioni Unite non hanno mai raggiunto. Dopo gli accordi di pace nel paese che hanno sancito la fine di 10 anni di guerra, ora il Sud Sudan deve far fronte anche al delicato problema dei rifugiati di ritorno in patria. Per questo AVSI ha iniziato l’assistenza a gruppi di sudanesi in transito dal Nord Uganda o dallo stesso Sudan, dando loro un tetto per la notte, cibo, acqua e aiutandoli a trovare un passaggio per ritornare nel loro paese. Nonostante le difficoltà, la gente ha speranza e vuole comunque tornare a casa. Nel campo dell?educazione AVSI sta collaborando anche ad un importante progetto per la coordinazione e realizzazione degli esami per le scuole elementari a Isohe e a Ikotos, nella Contea di Torit, dove, a causa del ventennio di guerra, i bambini fino ad oggi sono stati costretti a raggiungere il Nord Uganda per poter accedere all’esame di licenza elementare, perché inesistente nel loro paese. Ora, con questo progetto, anche i bambini del Sud Sudan potranno così sostenere nel loro stesso paese l?esame? Un primo passo per il futuro. Per info: http://www.avsi.org


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