Volontariato
L’impegno della Caritas pro alluvionati
Non solo raccolte fondi ma fattiva presenza sui territori colpiti
«Assicuro la mia preghiera per le vittime, per i familiari e per quanti hanno subito gravi danni». Così il Santo Padre nell’Angelus di ieri ha voluto ricordare le drammatiche conseguenze dell’emergenza ambientale che è tornata a colpire la Liguria in seguito alla perdurante ondata di maltempo. Da giorni fango e acqua stanno causando morti e danni in Toscana, specialmente nella Lunigiana, e in Liguria, prima nello Spezzino e poi a Genova. Purtroppo da Nord a Sud il maltempo non dà tregua.
Al Sud da registrare un morto a Pozzuoli e l’acuirsi dei problemi strutturali nel napoletano e nel salernitano, compresa la tristemente nota zona di Sarno. Due dispersi per un torrente in piena anche in Basilicata, vicino Matera. Intanto l’attenzione resta sul Po e su tutti i suoi affluenti, da Torino a Ferrara. In particolare proprio in Piemonte, dove ci sono state evacuazioni preventive, e di nuovo in Liguria sono attese ulteriori perturbazioni.
L’IMPEGNO DELLE CARITAS
Caritas Italiana ha subito contattato le Caritas coinvolte e i delegati delle regioni interessate dal maltempo esprimendo e rinnovando vicinanza nella preghiera e disponibilità ad intervenire per sostenere le azioni delle Chiese locali. La Presidenza della CEI ha disposto un contributo straordinario di un milione di euro dai fondi dell’otto per mille destinati alla Chiesa cattolica. Tale somma si aggiunge alle raccolte promosse a livello locale dalla Caritas.Iin Toscana, per iniziativa dei Vescovi locali, domenica 13 novembre 2011 è stata indetta una colletta straordinaria, così come ha fatto l’arcivescovo di Torino nella sua diocesi. Oltre alle azioni già avviate sin dai primi momenti, segnaliamo ulteriori iniziative che vanno tutte in un’ottica di coordinamento e di lavoro in rete, finalizzato a rendere sempre più efficaci e significativi gli interventi a favore delle popolazioni colpite.
Caritas, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia e Provincia della Spezia hanno aperto un tavolo di collaborazione finalizzato a coordinare gli strumenti di sostegno per le famiglie colpite. Importante appare l’attenzione dimostrata verso le attività produttive, anche piccole, essenziali per un rilancio del territorio, così come l’essersi attivati per illustrare direttamente alle popolazioni colpite e alle varie amministrazioni, le tipologie di microprestiti e microcrediti utilizzabili concretamente.Nella diocesi di Massa-Carrara, dopo gli interventi immediati, si è pensato all’attivazione, presso le due parrocchie di Aulla e Arpiola di Mulazzo, di un Centro di Ascolto in grado di prendere in considerazione le richieste, e soprattutto svolgere accompagnamento perché tutte le pratiche vengano espletate nel modo più rapido ed efficace, creando collegamenti con i centri erogatori di servizi e di risarcimenti.
Da sottolineare la specificità che caratterizza da sempre gli interventi Caritas in situazioni di emergenza. In proposito sono significative le prospettive delineate proprio nella diocesi di Massa Carrara, dopo un incontro tra il vescovo e i sacerdoti delle aree colpite.
Le riassumiamo di seguito, articolandole e integrandole in alcuni punti essenziali e generalizzabili:
1 – Continuare a sostenere le persone con l’esempio della fattiva carità offerto dai sacerdoti e dai tanti volontari affluiti nel territorio, ma anche alimentando speranza attraverso il conforto della fede.
2 – Mettere al centro dell’azione di aiuto le persone e le famiglie, continuando a prestare attenzione ai bisogni primari, in sinergia e in sostegno dell’azione delle Istituzioni locali e della Protezione civile.
3 – Attraverso la rete delle parrocchie e i centri di ascolto favorire nelle comunità locali il contatto tra chi offre disponibilità e chi ha necessità di ricevere aiuti.
4 – Mantenere i collegamenti tra le diverse comunità parrocchiali e, accanto ad azioni di solidarietà, promuovere opportunità di confronto e riflessione sulle cause di simili disastri ambientali e sul tema dei cambiamenti climatici, della tutela ambientale e della salvaguardia del creato.
5 – Mantenere una costante attenzione all’evolversi della situazione per garantire un accompagnamento di medio-lungo periodo e favorire il ripristino di condizioni normali di vita, la ripresa delle attività produttive e la riattivazione del tessuto socio-relazionale.
Quanti intendono sostenere gli interventi in corso tramite Caritas Italiana possono inviare offerte su C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Emergenza Liguria/Toscana 2011”.
Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
Banca Prossima, via Aurelia 796, Roma
Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
CartaSi (VISA e MasterCard) telefonando a Caritas Italiana
tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)
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