Sostenibilità

L’impatto dell’eclissi sulle rinnovabili

Tra i Paesi che hanno investito di più nell’energia solare, anche la Germania si prepara all’eclissi del 20 marzo, scongiurando pericoli di un calo energetico, ecco come

di Redazione

Come affronterà l’eclissi solare il Paese che più di tutti sfrutta l’energia solare? Se l’è chiesto la società di servizi per l’efficienza energetica, Opower che ha analizzato l’impatto che l’eclissi potrebbe avere sulla Germania, Paese in cui i pannelli solari sono 1.4 milioni, rappresentando circa il 7% dell’energia del Paese.

L’eclissi prevista per la mattina del 20 marzo arriverà ad oscurare il sole per una percentuale che andrà dall’1% al 73% in 75 minuti, un fenomeno che farà crollare drasticamente la produzione energetica e, se il cielo sarà coperto, la diminuzione sarà ancora maggiore, dopodiché l’output energetico potrebbe crescere 3,5 volte più velocemente del solito.

In realtà la Germania non verrà presa alla sprovvista, dopotutto quella dell’eclissi non è una novità improvvisa e il Paese è già abituato ad adottare una composizione energetica flessibile in grado di tenere insieme rinnovabili e non rinnovabili, dal momento che prende il 17% della sua energia dal sole e dal vento.

Per scongiurare un calo energetico, secondo Opower, il Paese potrebbe adottare diverse soluzioni, tra le più probabili, importare elettricità, utilizzare l’energia immagazzinata dalle dighe e chiedere ai cittadini di risparmiare energia.

Secondo Opower saranno diversi i Paesi ad osservare come la Germania gestirà il calo energetico. Negli Stati Uniti, la California, che ha in programma di raggiungere il 33% di produzione energetica dalla rinnovabili entro il 2020,  il tramonto rapidissimo del sole in alcune parti dell’anno, costringerà sempre di più ad affinare un processo veloce di passaggio dal solare ad altre forme di energia. L’esperienza che la Germania si troverà ad affrontare venerdì, sarà una prova interessante per tutti i Paesi che stanno adottando le rinnovabili.

Foto di: Ian Hitchcock/Getty Images

 

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