Welfare
Liguria, nasce il primo centro contro l’alcolismo
La struttura potrà ospitare 30 degenti ed è la prima in Italia a proporre una terapia combinata medica e psicologica
Nasce in Liguria il primo centro italiano ideato in modo da poter curare tutti gli aspetti, da quelli medici a quelli psicologici, legati all?alcolismo. La struttura, privata, si chiama ?Villa Quadrifoglio?, e si trova a Cosio d?Arroscia, un centro di campagna nella provincia di Imperia. Dispone di trenta letti per ricovero, e di un ampio salone destinato a ospitare le riunioni per le terapie di gruppo.
Secondo Saluteitalia.net, che ha messo in evidenza la notizia, in alcune regioni, soprattutto nel nord Italia, esistono già centri specializzati per chi soffre di alcolismo, ma si tratta di strutture che affrontano il problema solo da un determinato punto di vista, con il risultato che il soggetto può essere ricoverato di volta in volta presso corsie di medicina, neurologia o psichiatria, oppure in centri di ricupero per tossicodipendenti.
Il nuovo centro ligure invece propone interventi mirati al di fuori del ricovero. «I problemi da superare sono infatti legati alla difficoltà di organizzare programmi di intervento articolati nelle varie fasi dell?assistenza», spiega Mauro Cibin, supervisore scientifico del progetto. «Oltre alle fasi in cui è necessario il ricovero, infatti, occorre poter dare risposte sul fronte del trattamento ambulatoriale e dei centri diurni, in connessione con le associazioni ai autoaiuto e volontariato come gli Alcolisti Anonimi. In più esistono fasi nella storia dell?alcolista che vanno affrontate con particolare attenzione. Per esempio quando coesistono uso, abuso e dipendenza da altre sostanze, oppure sono presenti segni di altre malattie, come il gioco d?azzardo patologico».
Il problema dell?alcolismo in Italia non è da sottovalutare: attualmente gli alcolisti sono circa un milione e mezzo, cui ogni anno se ne aggiungo altri 50mila. E l?alcol è responsabile della morte di circa 30mila persone l?anno, sia come concausa in incidenti stradali sia per i danni diretti sul fegato a su altri organi.
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