Volontariato

Lidia Ravera, mai più da Vespa

Per la scrittrice, ospite di "Porta a Porta" l'altra sera, l'informazione televisiva con Bruno Vespa si riduce a pollaio e a disservizio pubblico. Se sei d'accordo scrivi a Zaccaria

di Redazione

Lidia Ravera, scrittrice lunedì sera ha partecipato a una puntata di ?Porta a Porta?, quella che ormai non è più una trasmissione televisiva, ma un salotto della politica italiana, o meglio la politica italiana ridotta a solotto. A volte sembra una elegante terrazza romana, altre volte il mobilificio Aiazzone. Poco male, si può dire, va in onda di peggio, sul piccolo schermo. Già, solo che ? da un mese a questa parte ? va in onda la guerra, la morte e la paura e ogni tipo di retorica, ogni giorno. E il giornalista ad oggi più potente d?Italia, l?anchorman che ? come scrive in tono elegiaco Panorama ? al mattino presto scrive il suo ultimo libro di successo, di giorno prepara la trasmissione, di sera la fa e ? o prima o dopo ? va al ristorante con Berlusconi, in pizzeria con Bossi, al caffè con Fini, ci mette del suo a scatenarli, i cavalieri dell?Apocalisse. Con garbo, s?intende, un garbo mefistofelico. Vita: Cosa è successo, da Vespa? Niente di eccezionale, è andato in onda il solito teatrino, una specie di pollaio a cui oramai si riduce sempre più spesso quella trasmissione. Non so se sia di più colpa sua, dei suoi ospiti o della faziosità di entrambi, ma trovo scandaloso che sul principale canale pubblico, Rai Uno, vada in onda la gara dell?ingiuria. Uno spettacolo indecente. In studio c?erano Alfonso Pecoraro Scanio, leader dei Verdi, e Anselma Dell?Olio, moglie di Giuliano Ferrara: avrebbero dovuto parlare delle due manifestazioni cui hanno partecipato e promosso, quella contro la guerra e quella pro Stati Uniti. Invece si sono insultati tutto il tempo. Ho sempre avuto molti dubbi, sulla trasmissione di Vespa e non volevo andarci. Poi ho pensato: le donne avranno uno spazio in più. Allora ho deciso di andare. Ma ho sbagliato. Le donne da Vespa servono soltanto o a scatenare la rissa o a fare da tappezzeria. Vita: C?era anche il comandante dei vigili del fuoco di New York, in studio. Chissà cosa avrà pensato… Infatti ci ho tenuto, quando ho preso la parola, a che gli traducessero bene l?espressione ?teatrino della politica?. Che spettacolo penoso deve essere stato, per lui. (?) Altro che ?servizio Rai?, qui siamo al ?disservizio Rai?! Ma il conduttore ci mette del suo, compone il parterre dei suoi ospiti per ottenere l?effetto di un porcaio. E? tutto tranne che un padrone di casa ospitale e ben educato. Non mi piace e non perché sono una donna pacifista e di sinistra, ma perché questo modo di fare informazione dove l?aggressività e la malafede sono lo stile di fondo mi fa schifo. Non ci andrò più. (…) Se sei d?accordo con Lidia Ravera scrivi questo semplice messaggio al presidente della Rai Roberto Zaccaria, “Fermi Bruno Vespa e il disservizio pubblico” a r.zaccaria@rai.it Sul prossimo numero di Vita magazine, in edicola da sabato il testo completo dell?intervista


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