Una parata militare «più sobria», in cui sfileranno anche «rappresentanti dei corpi civili che hanno soccorso i terremotati». Così il ministro della Difesa, La Russa. Ma gli interessati che ne pensano? Alessandro Bestetti dell’Unitalsi si dice «contrario alle vetrine superflue. E poi la vera forza non è dei soldati, ma di quelli che vivono in tendopoli». «Il nostro orgoglio non è sfilare», aggiunge Mario Tallarico dei Clown Dottori, «ma lavorare tutti insieme, senza distinzioni politiche o religiose». «Anche nel 2008 una delegazione della Protezione civile sfilò ai Fori imperiali, e tra loro c’era uno psicologo», ribatte Luca Pezzullo dell’associazione Psicologi per i popoli. «Secondo me è giusto mostrare che lo Stato interviene nelle emergenze non solo con i militari ma anche con i civili. Dà un quadro più ampio e realistico dei valori in campo».
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