Cultura

L’Icea lancia l’App del bio

L'iniziativa dell'Istituto certificazione etica e ambientale sarà lanciata al Sana di Bologna, in programma dall'8 all'11 settembre

di Redazione

Arriva l’App del mondo biologico. A lanciarla Icea (Istituto Certificazione Etica e Ambientale) in occasione di Sana, il salone del vivere naturale in programma a Bologna dall’8 all’11 settembre.
L’Icea Check, il programma che permette a chiunque di valutare il grado di “naturalità” di un prodotto alimentare o cosmetico (nato due anni fa, vanta finora 5.000 download e altrettanti utilizzi online), a giorni sarà disponibile gratuitamente anche nella versione App-smartphone. Al momento potranno scaricare l’App omonima i possessori di iPhone e iPad (direttamente da iTunes o dal sito www.icea.info) ma presto sarà disponibile anche per i sistemi operativi Android.
Un buon indicatore di quanto un alimento industriale sia vicino ai requisiti della certificazione bio è il suo contenuto in additivi, come conservanti, coloranti e aromi. L’App e il programma aiutano a riconoscerli e a valutare il “carattere biologico” di un alimento. Stesso discorso per i cosmetici, dove sono verificabili a tappeto tutti i singoli componenti. L’applicazione smartphone permette di fare velocemente queste verifiche anche all’interno del punto vendita, al momento dell’acquisto.

Ma questa è solo una delle iniziative che il più diffuso ente di controllo e certificazione italiano presenterà al Sana, dove occuperà un’area di 270 mq nell’area food al pad. 31, insieme all’associazione BiolItalia, la quale ospita a sua volta una quindicina di aziende food.

Sul versante internazionale, infine, lo stand Icea ospiterà anche un corner Samcert – con anche un seminario il 10 settembre – dedicato a un progetto per i piccoli produttori rurali dell’Africa occidentale che l’Istituto sta portando avanti con un finanziamento Ifad, l’agenzia delle Nazioni Unite dedicata allo sviluppo agricolo.
Obiettivo del progetto è quello di favorire la conversione al biologico e l’esportazione verso il mercato europeo e italiano di produzioni provenienti dai paesi africani

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