Non profit
Libro Bianco: Terzo settore, sii protagonista
Ecco i punti salienti del Libro Bianco approvato oggi dal Consiglio dei ministri
Un Libro dedicato ai giovani e alle famiglie, che mette al centro la persona e le sue relazioni e disegna un welfare «delle opportunità e delle responsabilità», che non si realizza solo attraverso le funzioni pubbliche ma anche di tutti i corpi intermedi della società. È questa, in sintesi, l’ispirazione ideale del Libro Bianco sul futuro del modello sociale approvato oggi dal Consiglio dei ministri e presentato dal ministro del Lavoro, della Salute e dele Politiche sociali Maurizio Sacconi. Il sottotitolo del volume, “La vita buona nella società attiva”, scrive Sacconi nella prefazione, richiama al valore del lavoro ma anche dell’esperienza elementare dell’uomo: salute, affetti e riposo. Certo, la spesa sociale si deve confrontare con la ricchezza disponibile, ma senza rinnegare il motto People First! che Sacconi ha fatto suo, e deve includere e offrire un ruolo di primo piano al terzo settore, le cui «potenzialità nella rifondazione del nostro sistema sociale» sono «enormi, e in parte non ancora esplorate».
Ma ecco in sintesi alcuni dei contenuti più rilevanti del Libro Bianco.
Lavoro
«Una moderna cultura del lavoro, che ponga la persona al centro del sistema dei rapporti di produzione, non può tollerare alcun compromesso sull’integrità della vita umana”. Così il Libro Bianco: un invito a non abbassare la guardia in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro anche se «per la prima volta dal secondo dopoguerra», si legge nel documento, «secondo le stime previsionali dell’Inail, il tragico bilancio delle morti bianche è sceso sotto la soglia dei 1.200 casi l’anno». L’obiettivo del governo è quindi realizzare uno «sforzo straordinario per rilanciare una nuova cultura della sicurezza che veda nella prevenzione il suo punto qualificante», attraverso un sistema di «buone norme», di «sanzioni effettive» e monitoraggio per incidere sui «comportamenti concreti, quotidiani, degli attori coinvolti». Di qui, l’impegno per la «modernizzazione dei contesti organizzativi e dei modelli gestionali del lavoro» e il ricorso a sistemi incentivanti per le imprese virtuose. Il Libro Bianco, infine, invita alla collaborazione tra le parti sociali sia nell’azienda sia nei territori, «nel presupposto che il loro incontro dia luogo a soluzioni concretamente utili».
Salute
La salute è un diritto primario, ma va evitato il rischio di alimentare «un nuovo mercato dei desideri» da esaudire a ogni costo, si dice ancora nel Libro bianco. «Se la scelta del paziente diventa un diritto esigibile e coincide ad esempio con il “diritto” al figlio sano o con il “diritto” a morire, o anche con la richiesta di conservare per sé le proprie cellule e tessuti, abbandonando la tradizione solidaristica su cui si basa la donazione del sangue, degli organi e dei tessuti per trapianti, allora il principio secondo cui le risorse seguono la scelta del paziente non risponde più a un concetto di sussidiarietà, ma seguirà inevitabilmente i criteri di un nuovo mercato dei desideri che si costruisce intorno al corpo umano». Nel Libro bianco si sottolinea che «la salute è l’unico diritto che la Costituzione qualifica espressamente come fondamentale», e il suo soddisfacimento non può avvenire «considerando i bisogni delle persone in modo anonimo, prescindendo dalle preferenze delle persone e dalla trama delle relazioni, come avveniva nel vecchio modello di Welfare. Si deve tuttavia tenere conto dell’irrompere delle nuove tecnologie nei momenti fondamentali della vita di ogni singola persona, come quelli di inizio e fine vita, ma anche nel concetto stesso di famiglia e si rende necessario un adattamento della idea di sussidiarietaà». Se non si fa attenzione, dunque, diventa «più facile enfatizzare la dimensione del “consumo” dell’offerta di salute e inserire elementi propagandistici che non obbediscono a principi di appropriatezza, utilità e bene comune».
Terzo settore
«Il terzo settore costituisce un punto di forza del modello sociale italiano e ancor più rilevanti sono le sue potenzialità», si legge nel Libro Bianco. «Non si tratta solo di un soggetto “terzo” erogatore di servizi tra Stato e mercato, in un ruolo di supplenza», ma «di un attore particolare, capace di produrre relazioni e di tessere i fili smarriti della comunità». Quanto al suo ruolo nel welfare, può essere di primo piano perché è «flessibile» ma soprattutto «un patrimonio di esperienze e di partecipazione che non si può disperdere». Sono dunque «enormi, e in parte non ancora esplorate» le potenzialità del terzo settore «nella rifondazione del nostro sistema sociale», e il «ruolo strategico del mondo cooperativo, sintesi tra sviluppo imprenditoriale, economico e sociale che si pone quale protagonista dinamico di uno sviluppo inteso non esclusivamente in senso materialista, ma come accrescimento delle libertà di autodeterminazione e autorealizzazione delle persone». Tuttavia anche in questo ambito c’è una «lacerazione interna al Paese» perché nel Mezzogiorno «strutture pubbliche inefficienti e chiuse al contributo delle libere espressioni della generosità collettiva» impedisce lo sviluppo di una «diffusa cultura della responsabilità».
I provvedimenti
Un “fascicolo elettronico” che raccolga tutte le informazioni su salute e lavoro della persona e ne segua, passo passo, le evoluzioni. È quanto propone il Libro Bianco , osservando che le «moderne tecnologie permettono oggi di seguire lo sviluppo integrale della persona». Quindi il «fascicolo personale elettronico è destinato a raccogliere le informazioni inerenti le varie fasi della vita, nonché gli interventi preventivi, curativi e riabilitativi e in più in generale tutte le informazioni utili per l’integrazione sociale e la partecipazione attiva al mercato del lavoro». Sul versante del lavoro «il fascicolo elettronico deve essere finalizzato a raccogliere e a trasmettere informazioni strategiche sui percorsi educativi, formativi, occupazionali e assistenziali, in modo da prevenire il bisogno e favorire un ottimale inserimento nel mercato del lavoro». Importante sottolineare che il nuovo strumento «sarà a disposizione in primo luogo della persona» che potrà decidere sulla circolazione delle informazioni che la riguardano ma anche accessibile a «tutti i servizi competenti al lavoro che necessitano di informazioni collegate in un’ottica integrata». Insomma, una banca dati che connetta e renda fruibili libretto formativo, conto corrente delle posizioni assicurative presso le diverse gestioni previdenziali, assegni familiari, disoccupazioni e rapporti di lavoro.
In allegato nel menù a sinistra il libro bianco integrale da scaricare
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