Volontariato

Libro bianco: Confcoop, Maroni ti sei scordato di noi

La centrale cooperativa, pur apprezzando l'impostazione del documento sul Welfare, sottolinea la mancanza di riferimenti al mondo della cooperazione

di Giampaolo Cerri

Caro Maroni, ti sei dimenticato le cooperative. Dai commenti al Libro bianco del Welfare, emerge una piccola tirata di orecchie di Confcooperative. «Anche se il giudizio dovra’ essere dato sui fatti concreti, l’impostazione del libro bianco sul Welfare appare condivisibile», recita un comunicato appena diffuso. «Confcooperative apprezza l’enfasi che il governo ha voluto dare al concetto di investimento sociale, che potrebbe determinare un cambiamento culturale molto importante. Soddisfacente anche il richiamo al principio di sussidiarieta’ inteso sia in senso verticale (dal statale al locale) sia in senso orizzontale (dal pubblico al privato). Ci pare strano pero’ che nonostante i riferimenti al Libro Bianco sul lavoro e al Patto per l’Italia fatti dal ministro, nel documento presentato non vi sia alcun accenno al ruolo della cooperazione. Va infatti ricordato che il Patto definisce la cooperazione “strumento idoneo ad avviare processi imprenditoriali diffusi e al contempo elemento di forte coesione sociale”. Spiace pertanto che non vengano citate le cooperative sociali e il loro ruolo fondamentale sia nell’assistenza rivolta a settori deboli della societa’ sia nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate sia ancora nell’intraprendere iniziative innovative com’e’ il caso di cooperative di medici e le mutue. Ogni nostro giudizio sara’ comunque rivisto alla luce del rispetto gia’ nel prossimo DPEF degli impegni presi nel libro bianco. In quanto al metodo Confcooperative apprezza il riconoscimento dato dal ministro al ruolo delle parti sociali e delle organizzazioni del Terzo Settore e auspica che a partire dal prossimo incontro previsto per il 20 febbraio si possa entrare in dettaglio nel merito dei contenuti proposti».


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