Formazione

Libri: Tsunami, per non dimenticare

Sisa Tsunami. Diario dal cuore del maremoto di Sergio Cecchini. Prefazioni di Pietro Del Re e Francesco Zizola. Introduzione di Emanuele Giordana

di Redazione

Sisa Tsunami. Diario dal cuore del maremoto è il racconto delle emozioni, dei fatti, delle storie raccolte da un operatore di Medici Senza Frontiere (Msf) atterrato in Indonesia pochi giorni dopo il terribile maremoto che il 26 dicembre 2004 ha colpito India, Sri Lanka, Indonesia, Thailandia, Malaysia, Maldive e Myanmar e, meno violentemente, altri Paesi. È, quello di Sergio Cecchini, un diario che ripercorre tutte le tappe di chi si è trovato a doversi confrontare con una catastrofe enorme, inimmaginabile, nel cuore stesso dello tsunami: Banda Aceh, Sumatra settentrionale, Indonesia. In maniera semplice e colloquiale, Cecchini ci conduce attraverso la quotidianità di chi si è trovato in prima linea nel portare aiuto ai sopravvissuti. Giorno dopo giorno scopriamo, attraverso le pagine di questo diario, le storie e i volti di chi era lì. Armato di un taccuino, di una macchina fotografica e della sua autoironia, l’Autore ci fa rivivere le emozioni e la crudezza di uno scenario altrimenti difficilmente descrivibile. La capacità di raccontare momenti drammatici senza mai cadere nella retorica del dolore e di descrivere pause di spensieratezza con estrema vivacità rendono questo diario scorrevole e avvincente. L’accento comasco di Angelo, l’energia di Feye, il sorriso di Jean Seb, l’abbraccio con Francesco si mescolano all’adrenalina dello sbarco in una città distrutta, Banda Aceh, del primo volo in elicottero, fino alle lacrime. Con una grande umanità di fondo che rende questo diario, fatto di ricordi e immagini, unico e imperdibile. L?autore Sergio Cecchini ha 31 anni. Dopo aver frequentato la London School of Journalism è diventato giornalista in Inghilterra, ma non in Italia. Il rugby gli ha fatto scoprire cosa significa essere una squadra e il rispetto per l’avversario. Nel 1998, dopo un corso di fotografia in una scuola del Comune di Roma, ha deciso di abbandonare la strada da pubblicitario e rimettersi in discussione; così ha cominciato a usare le ferie per andare a lavorare in giro, con piccole organizzazioni: ex Jugoslavia, Betlemme, Albania, Sarajevo. Oggi, dopo un po’ di peripezie, è addetto stampa di Medici senza Frontiere.


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