Ilibri di scuola? Costosi e pesanti come sassi. A mettere sotto accusa i prezzi dei testi scolastici é l?Adiconsum, l?associazione per la difesa dei consumatori e dell?ambiente. A fine ottobre, in un forum che ha riunito genitori, presidi ed editori, sono state individuate le strategie per una battaglia volta al contenimento dei costi. Il principale obiettivo dei consumatori è quello di detrarre dalle tasse il costo dei libri. E inoltre, coinvolgere le famiglie nella scelta dei testi, che anche per quest?anno avviene tra aprile e maggio. Le associazione dei presidi si sono dette favorevoli, ma chiedono l?emanazione di una direttiva ministeriale per mettere su carta il principio del coinvolgimento dei genitori.
Diamo un occhiata alle cifre. Da un?indagine realizzata a Roma, é emerso che tra prima, seconda e terza media uno studente, solo per i libri, costa ai genitori oltre un milione di lire. Cartellina da disegno e dizionari esclusi.
«Chiediamo che sia garantita una durata di almeno cinque anni delle edizioni – dichiara Paolo Landi, dell?Adinconsum- bisognerebbe ridurre anche il loro peso, evitando ad esempio la carta patinata e realizzando volumi a fascicolo modulari». Ma le associazioni dei consumatori hanno messo sotto accusa anche il peso dei libri. Già, perché quello zainetto a tracolla rischia di trasformarsi in un attrezzo di body-builiding da pesi massimi: dagli undici agli otto chili a studente. Davvero troppo rispetto alle indicazioni dei medici, per i quali un «carico» di oltre il 10% del peso corporeo sarebbe fonte di scogliosi e di schiene incurvate.
Informazioni: Adiconsum, tel. 06/ 4417021.
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