Cultura

LIBRI. “Il mondo di Sergio” racconta l’autismo

il volume è stato scritto da Mauro Paissan

di Redazione

Lunedì 30 marzo 2009, ore 18.00, presso l’aula Sant’Anselmo dell’Università della Valle d’Aosta, ad Aosta, l’Associazione Valdostana Autismo presenta il libro “Il mondo di Sergio” di Mauro Paissan e la struttura residenziale “Cascina Rossago”.
Interverranno per l’occasione l’autore del libro, Mauro Paissan, componente del Garante della privacy e giornalista, e Stefania Ucelli, docente di psicologia dell’Università di Pavia e fondatrice della Cascina Rossago.

Edito da Fazi editore, “Il mondo di Sergio” è basato su una vicenda realmente accaduta: la storia della famiglia Piscitiello, prigioniera per quasi quarant’anni di un figlio, Sergio, e del suo grave disturbo, l’autismo. All’età di 63 anni, Salvatore, il padre, dopo una vita di tormento, scopre di avere un tumore: è il momento dell’esasperazione che lo porta ad uccidere il figlio con due colpi di pistola.
A seguito di un processo chiuso in tempi brevi, al padre di Sergio viene concessa la grazia dal neo-eletto Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: per una volta la giustizia italiana ha saputo mostrare il suo lato più umano. La storia di una famiglia abbandonata a se stessa, che ha visto il proprio amore trasformarsi in dolore, e la propria solitudine in tragedia.

La “Cascina Rossago”, prima “farm Community” in Italia, è una comunità agricola in provincia di Pavia pensata per giovani persone autistiche, dopo l’adolescenza, perché possano diventare adulte, sviluppare la massima autonomia possibile e lavorare a contatto con la natura in una struttura integrata con la comunità circostante
L’idea di base è quella di creare un contesto di vita tarato sulle esigenze dei giovani adulti con autismo. Il contesto agricolo a differenza di quello cittadino è per sua natura più stabile, semplice e ricco di situazioni e stimoli significativi.
Cascina Rossago è un nuovo contesto di vita in cui è possibile garantire una maggiore integrazione delle emozioni, favorendo la comunicazione e consentendo al massimo la formazione di una identità adulta attraverso il lavoro e l’appartenenza alla comunità.

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