Non profit

Libero subito il giornalista amico di Iqbal

In Pakistan continua l’odio contro il piccolo Iqbal attraverso le persecuzioni contro i suoi amici

di Redazione

Condannato per aver danneggiato l?economia e l?immagine del Pakistan all?estero. Questo il capo d?accusa per Zafaryab Ahmed, il giornalista pakistano attualmente sotto processo per aver raccontato al mondo la storia di Iqbal Masih, il bambino ucciso a 12 anni dalla mafia dei tappeti per aver avuto il coraggio di denunciare i suoi sfruttatori e la condizione di tutti i bambini schiavi per pagare i debiti dei loro genitori. Ora l?organizzazione umanitaria Amnesty International lancia una campagna internazionale per chiedere la libertà di Zafaryab Ahmed. «Iqbal Masih era un giovane sostenitore dei diritti umani, proprio quelli che a lui e ai suoi coetanei erano negati» afferma Amnesty, che per aiutare Ahmed ha deciso di scrivere direttamente al primo ministro del Pakistan, Sharif. Ecco il testo della lettera che Amnesty ha steso, e che invita tutti a inviare nel Paese asiatico: «Caro ministro Nawaz Sharif, Le scrivo per sospendere tutte le accuse contro Zafaryab Ahmed in base alla dichiarazione mondiale dei diritti umani in cui si afferma (articolo 19) il diritto alla libertà di espressione di ciascun essere umano. Chiedo inoltre di fare luce sulle vicende che hanno portato alla morte del piccolo Iqbal Masih». Per firmare questa lettera con il vostro nome e spedirla, insieme a quella di tutte le altre persone che aderiranno all’iniziativa, bastano 1250 lire. Per avere ulteriori informazioni si può contattare il sito Internet di Amnesty al seguente indirizzo: http://www.amnesty.it; E-mail info@amnesty.it. La sede di Roma risponde allo 06/44901.


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