Mondo

Liberia: una nave del Pam stazionerà sulla costa

Assieme al personale del Pam, ci saranno i rappresentanti dell'Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (Unhcr) e della Ong Oxfam

di Benedetta Verrini

Il Programma Alimentare Mondiale (Pam) delle Nazioni Unite ha noleggiato una nave speciale per i rifornimenti che salpera’ per la Liberia oggi da Abidjan. Nel quadro di un’operazione speciale di 1,34 milioni di dollari, il ”Seabulk Martin I” stazionera’ al largo delle coste della Liberia per i prossimi due mesi. Nella nave assieme al personale del Pam, ci saranno i rappresentanti dell’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (Unhcr) e della Ong Oxfam. La nave trasporta anche tre tonnellate di biscotti ad alto contenuto energetico sufficienti a sfamare circa 25.000 persone – come pure apparecchiature per le comunicazioni e la logistica. Prima degli ultimi combattimenti, il Pam assisteva 250.000 persone a Monrovia. Questa cifra – rileva il programma alimentare delle Nazioni Unite – e’ destinata ad aumentare drammaticamente, probabilmente sino a raggiungere le 450.000 unita’. ”Questa nave ci consentira’ di rispondere, in modo molto piu’ rapido ed efficace, al peggioramento della crisi a Monrovia e ci aiutera’ a salvare migliaia di vite umane”, ha detto Manuel Aranda da Silva, Direttore regionale del Pam per l’Africa Occidentale. ”Ma ci consentira’ anche di rafforzare l’operazione complessiva di soccorso internazionale fornendo una base al personale di altre organizzazioni umanitarie e trasportando in citt? aiuti di cui c’è un bisogno disperato”. ”Le scorte a bordo sono vitali. Monrovia e’ in una condizione di assoluta mancanza di cibo e medicine mentre noi non saremo in grado di operare efficacemente sino a quando non verranno sostituite alcune attrezzature essenziali che sono state danneggiate o rubate durante i recenti combattimenti, soprattutto al porto”, ha precisato Aranda da Silva. Dopo il primo attacco dei ribelli, all’inizio di giugno, tutto lo staff internazionale – assieme ad altro personale inviato dalle Nazioni Unite – e’ stato fatto evacuare dalla Liberia e trasferito nella vicina Costa d’Avorio. Gli scontri sono continuati impedendo il loro ritorno il che ha comportato un forte aggravio del lavoro dello staff locale. Assieme al Comitato Internazionale della Croce Rossa, il gruppo del Pam a Monrovia, ha potuto distribuire cibo, tra il 2 e il 18 luglio, a 100.000 beneficiari in citta’, prima di dover sospendere nuovamente le operazioni quando i ribelli del Lurd hanno lanciato il terzo attacco alla capitale. ”Lo staff rimasto a Monrovia ha svolto un lavoro notevole in condizioni difficili e pericolose”, ha detto Justin Bagirishya, Direttore del WFP per la Liberia. E’ gia’ stato confermato che i tassi di malnutrizione stanno aumentando a Monrovia. Molti dei beneficiari del Pam, inclusi migliaia di sfollati, non hanno ricevuto razioni complete di aiuti alimentari da quando i combattimenti sono scoppiati, a inizio giugno. Nello stesso tempo, centinaia di migliaia di persone non hanno avuto un sufficiente accesso al cibo nelle ultime due settimane. Con l’arrivo dei peacekeepers, un numero maggiore di persone si e’ avventurato fuori, in cerca di cibo. Tuttavia, i prezzi sono aumentati fortemente e persino gli alimenti di base hanno prezzi proibitivi. Il prezzo di un sacco di riso di 50 Kg e’ piu’ che triplicato negli ultimi quindici giorni, passando da 21 a 65 dollari americani. Mentre il prezzo di 1 kg di mais e’ svettato da 5 a 125 dollari liberiani. Prima dei combattimenti, il Pam aveva stoccato oltre 10.000 tonnellate di cibo a Monrovia ma e’ da meta’ luglio che non ha piu’ accesso alle sue scorte. Per il Pam e’ di ”vitale importanza” che sia garantito un accesso sicuro e privo di ostacoli ai suoi rifornimenti alimentari in modo da poter riprendere la distribuzione. ”Dobbiamo raggiungere ora un accordo in modo da poter disporre dei nostri rifornimenti. Decine di migliaia di persone hanno avuto poco o nessun cibo per oltre quindici giorni e non possono attendere oltre”, ha precisato Aranda da Silva.


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