Formazione

Liberia: Msf, 45mila profughi senza assistenza

45mila profughi intrappolati nell'est della Liberia, dove infuriano i combattimenti per via della guerra civile nella vicina Costa d'Avorio. Lo riferisce Medici Senza Frontiere

di Paolo Manzo

Quarantacinquemila profughi si trovano intrappolati nell’est della Liberia, in una zona, quella di Grand Gadeh, in cui infuriano i combattimenti per via della guerra civile nella vicina Costa d’Avorio. Lo riferisce Medici Senza Frontiere (MSF), organizzazione internazionale di soccorso medico, che a causa dei recenti scontri ha dovuto evacuare l’area assieme alle altre organizzazioni umanitarie. MSF era operativa nel distretto di Grand Gedeh, fornendo assistenza ai rifugiati e ai rimpatriati fuggiti dal conflitto esploso nella vicina Costa d’Avorio. ”Nel distretto – si legge in un comunicato dell’organizzazione – ci sono circa 45.000 rifugiati (rimpatriati liberiani, profughi provenienti dalla Costa d’Avorio). Migliaia di loro sono bloccati in un centro di transito per rifugiati, a pochi chilometri dalla zona in cui sono in atto gli scontri in Costa d’Avorio e dove si registrano costanti movimenti di miliziani. Oggi, una parte di questa zona e’ tagliata fuori da ogni forma di assistenza”.

”Nel campo di transito di Toe Town, le squadre di MSF fornivano assistenza medica e acqua potabile a circa 1.300 persone -spiega il Dottor Hani Khalifa, coordinatore medico di MSF in Liberia- All’inizio di marzo, durante l’attacco a Toe Town, i rifugiati sono fuggiti dal campo e dalle comunita’ ospitanti delle vicinanze. Da allora non abbiamo piu’ notizie sulla loro sorte. Secondo rapporti non ufficiali molti di loro sarebbero fuggiti nella foresta e molte famiglie sarebbero state separate”. A causa dell’elevata insicurezza e’ anche impossibile fornire assistenza alla popolazione locale, ugualmente intrappolata in questa regione estremamente pericolosa, come drammaticamente dimostrato dall’uccisione di tre operatori umanitari durante l’attacco a Toe Town. Le squadre di MSF non hanno potuto fare ritorno per verificare la situazione e fornire assistenza.

”Dopo una verifica sulle condizioni di sicurezza, MSF ha deciso di continuare le sue attivita’ nel campo di transito di Zwedru, 200 chilometri a sud di Toe Town, fornendo assistenza sanitaria, supporto nutrizionale, acqua potabile a 5.000 rifugiati, la maggior parte provenienti dal Burkina Faso, dal Mali e dal Benin”, si legge nel comunicato. ”Zwedru dovrebbe essere solo un centro di transito, ma centinaia di persone sono li’ da dicembre”, afferma Pierre Mendiharat, capo-missione di MSF in Liberia. MSF ha rivolto un appello urgente alle autorita’ liberiane e all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) ”affinche’ venga aperto un altro campo, in un’area sicura dove sia possibile offrire un’assistenza adeguata e dove siano garantite condizioni di sicurezza e protezione”. L’organizzazione ha chiesto inoltre all’ACNUR ed alle autorita’ statali locali di facilitare il rimpatrio dei profughi nei loro paesi di origine.

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