Mondo

Liberia: Guerra conclusa grazie anche a sanzioni Onu

Un rapporto di un gruppo di esperti sulla Liberia afferma che le sanzioni imposte dall’Onu hanno contribuito a mettere fine al conflitto liberiano

di Joshua Massarenti

Un gruppo di esperti, incaricati dal Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan di compiere una missione di valutazione in Liberia e nei paesi frontalieri, sostiene nel suo rapporto che le sanzioni imposte dall?Onu contro la Liberia ?hanno gettato le basi di una pace durevole?.

Nel rapporto consegnato al Consiglio di sicurezza, gli esperti hanno tuttavia rilevato che ?le sanzioni sui diamanti e le risorse forestali hanno avuto effetti negativi su migliaia di liberiani ormai disoccupati?. Gli esperti hanno però sottolineato che ?nonostante questi gravi incovenienti, numerosi liberiani hanno preso coscienza della buona fondatezza delle sanzioni imposte al loro paese e rimangono convinti che l?azione intrapresa dalla Comunità internazionale per facilitare il processo di riforme in Liberia abbia contribuito a l?instaurazione di una pace e di uno sviluppo duraturi?.

Inoltre, il gruppo di esperti non ha rilevato nessun indizio riguardo l?importazione illecita di armi in Liberia dall?agosto 2003, ovvero dalla fuga dell?ex presidente Taylor in Nigeria. Tuttavia, tengono a precisare gli esperti, ?le reti di contrabbando internazionali attualmente inattive potrebbero essere riattivate ad ogni istante?.

A destare preoccupazione è la stabilità della regione che rende quindi necessaria il mantenimento delle sanzioni contro le consegne di armi in Liberia.

A fronte di una sicurezza interna che lascia a desiderare, gli esperti sottolineano che ?lo sfruttamento delle miniere di diamanti ha brutalmente cessato in Liberia? e che il contrabbando è ridotto all?osso. Un giudizio positivo è stato rivolto al Governo di unità nazionale, il quale ?riguardo ai diamanti, ha preso misure urgenti tese a mettere in piedi un sistema efficace di certificati di origine che sia trasparente e che possa essere verificato a livello internazionale?.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.