Non profit
Liberato Raul Hernandez: “Grazie Amnesty”
L'uomo, attivista per i diritti umani, era da due anni in cella per un crimine non commesso. Migliaia di lettere di sostegno gli erano arrivati da tutto il mondo, Italia in primis
di Redazione

Il 27 agosto 2010 le autorità dello stato di Guerrero hanno rilasciato Raul Hernandez, in carcere da oltre due anni a causa di false accuse. Hernandez era stato arrestato ingiustamente e accusato dell’assassinio di un uomo, avvenuto il 1° gennaio 2008 nella comunità El Camalote, Guerrero. Testimoni oculari avevano affermato che Hernandez non era presente sul posto quando avvenne l’uccisione.
Amnesty International aveva adottato Hernandez come prigioniero di coscienza, ritenendo che il suo arresto fosse un atto di rappresaglia da parte delle autorità per le sue attività legittime di promozione e difesa dei diritti degli indigeni tramite l’Organizzazione del popolo indigeno me’phaa (Opim) e per le sue denunce sulle violazioni dei diritti umani.
Appena libero, Hernandez ha ringraziato Amnesty international e altre organizzazioni umanitarie che gli erano state vicine per il ruolo fondamentale che hanno avuto nell’ottenere la fine della detenzione.
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