Formazione

Liberalizzazioni e sviluppo economico: quale rapporto

Al Meeting di Rimini si parla di liberalizzazioni e libertà con Savino Pezzotta e i presidenti di Montepaschi, Bpm e Consob

di Antonietta Nembri

da Rimini Il tema delle liberalizzazioni è stato al centro di un intenso incontro che venivano accostate ai termini libertà e sviluppo economico. A introdurre gli ospiti: Lamberto Cardia, presidente di Consob, Savino Pezzotta, presidente della fondazione Tarantelli, Giuseppe Mussari, presidente di Monte dei Paschi di Siena e Roberto Mazzotta presidente della Banca Popolare di Milano, Graziano Tarantini, presidente della Banca Akros e responsabile del Dipartimento Bache e Finanza della Fondazione della Sussidiarietà. ?Si pensa che la liberalizzazione porti alla libertà, che il mercato possa creare virtù automatiche: niente di più falso? ha incalzato Tarantini. ?La libertà attiene alla sfera del desiderio di una libertà più grande, le risposte non possono essere univoche?. E Mazzotta è il primo ad accettare la sfida del dialogo ripercorrendo la storia dell?economia italiana dagli anni Trenta, dalla forte componente pubblica con una ?regolazione pubblicista? in tutti i settori per arrivare all?economia mista durante gli anni Cinquanta e al primo punto di svolta rappresentato nel 1978 dall?ingresso nello Sme per giungere infine alla prima vera rivoluzione: la direttiva Basilea 1 e la Legge Amato. Una lezione di economia che arriva alla sua tesi finale: a una radicale trasformazione giuridica non è corrisposta una modificazione delle condizioni del mercato, ossia si è avuta ?un?onda di privatizzazioni senza una fase preparatoria di liberalizzazione?. Secondo Mazzotta la prima fase delle privatizzazioni ha avuto il ?merito? di trasferire rendite e privilegi dalla sfera pubblica a quella privata. Savino Pezzotta, ex segretario Cisl ha esordito ricordando come ?di solito con la fine degli incarichi politici si esce dalla scena pubblica: essere qui è la prova dell?amicizia degli organizzatori Meeting che è qualcosa in più rispetto ai ruoli?. Per arrivare al tema dell?incontro ossia le liberalizzazioni che sono lo strumento per far fluire i mercati, ma con opportuni paletti: non si possono liberalizzare le droghe , né permettere prevaricazioni su coloro che non si possono difendere: ?Ci sono valori non negoziabili da difendere? e che garantiscono la persona nella sua piena capacità di espressione sociale. Secondo Pezzotta oggi si fa fatica a distinguere tra statale e pubbico: il nostro welfare ha bisogno di essere mutuato con forme di solidarietà sociale secondo il principio di sussidiarietà ?Non voglio essere un utente, ma un cittadino attivo che costruisce?: Per Pezzotta, le banche dovrebbero essere capaci di rischiare con l?imprenditore e non esser sempre attente solo alla propria sicurezza economica. ?La solidarietà nasce dalla libertà come condizione di creare, abbiamo bisogno di recuperare la fiducia: dobbiamo uscire dall?ingessamento politico?, ha concluso l?ex sindacalista che dal Meeting di Cl ha voluto lanciare un forte richiamo alle parti politiche: ?il bene di tutti è in grado di mobilitare tutti?, superare i meri interessi utilitaristici ?per mettersi d?accordo insieme?. Innovazione, competitività e qualità della formazione rappresentano per il presidente del Monte dei Paschi gli elementi fondamentali per una politica che guarda alle persone come capitale umano. Mussari guarda al modello francese ispirandosi a Chirac: sacrificarsi oggi per garantire migliori condizioni economiche alle generazioni future; altrimenti vincerebbe il modello cinese ma, ha chiesto ai presenti ?ci andreste a vivere in Cina??. ?Profit whit onor? è il richiamo morale di Cardia, la deregulation selvaggia è dannosa perché crea nell?imprenditoria una mentalità da guadagno a tutti i costi entro un breve tempo, all?interno di un?evidente svalutazione etica. ?Occorre recuperare la fiducia nel sistema con regole certe e chiare, che contemperino costi e benefici? e, per il presidente della Consob le direttive Ue si inseriscono in questo contesto poiché non sono ?né pervasive né espansive ma offrono il solco, il binario di riferimento? in cui operare. Tarantini ha concluso sulle orme di Pezzotta e lanciando ai due schieramenti politici un richiamo a: ?salvaguardare i soggetti e le molteplicità anche se non hanno tutti lo stesso cappellino; l?elemento ideale non ha prezzo?.


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