Mondo

Libano: stop guerra, corsa contro il tempo all’Onu

Francia e Usa lavorano a un nuovo testo che tiene conto delle obiezioni presentate dalla Lega araba a nome del governo libanese

di Paolo Manzo

All’Onu e’ in atto una corsa contro il tempo per fermare la guerra in Libano. I due protagonisti principali, Francia e Usa, che avevano preparato una bozza di risoluzione con la richiesta a Israele e Hezbollah di mettere fine ai combattimenti, stanno lavorando a un nuovo testo che tenga conto delle obiezioni presentate dalla delegazione della Lega araba a nome del governo libanese. Denunciando l’inerzia del Consiglio di sicurezza di fronte alla tragedia libanese, ieri il ministro degli Esteri del Qatar, Hamad bin Jassem al Thani, ha fatto presente che se non si tiene conto della “realta’ del Libano ci sara’ una guerra civile. “Invece di aiutare il Libano – ha avvertito – lo distruggeremo”. A suo giudizio la risoluzione messa a punto da Usa e Francia e’ impraticabile perche’ non chiede il ritiro delle truppe israeliane dal Libano accanto alla “completa cessazione delle ostilita’”. Nel suo intervento, l’ambasciatore israeliano Dan Gillerman ha messo l’accento sulla necessita’ che nel Libano meridionale venga schierata “una forza internazionale forte, robusta e efficiente” per tenere a bada i miliziani di Hezbollah. Dopo la seduta, il diplomatico ha detto ai giornalisti che Israele richiamera’ le truppe dal Libano “nel momento in cui c’e’ una soluzione politica e c’e’ una forza funzionale in loco”. Le nuove consultazioni franco-statunitensi si sono concentrate sul piano annunciato dal governo libanese che prevede lo schieramento di 15.000 uomini dell’esercito nazionale lungo la frontiera con Israele, nelle zone in cui hanno spadroneggiato per anni i miliziani di Hezbollah. L’ambasciatore francese Jean Marc de La Sabliere spera che sia possibile approvare la nuova risoluzione entro la fine della settimana.


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