Non profit

Libano: la situazione dei Villaggi SOS e’ davvero difficile

Contriariamente a quanto hanno detto i media Austriaci, il Villaggio SOS di Ksarnaba non sarà evaquato oggi. Tuttavia la situazione al Villaggio resta molto critica. Ci sono al momento 25 bambini e 6

di SOS Italia

Da quando è iniziata la guerra in Libano, bombe e granate sono cadute vicino al Villaggio SOS, aperto appena un anno fa, con una capacità di accoglienza massima di 72 bambini.

La maggior parte delle strade che collegano Beirut a Ksamada sono state distrutte e le linee telefoniche sono completamnte fuori uso.

SOS Villaggi dei Bambini è in contatto costante con l?Ambasciata autriaca a Beirut per la possibilità che una forza armata speciale austricaca insieme al servizio di sicurezza libanese aiuti ad evacuare i bambini e lo staff del Villaggio SOS di Ksarnaba.

L?evacuazione non è ancora avvenuta perché le mamme SOS e i bambini in vacanza stanno lentamente ritornando al Villaggio. Come risultato dell?impossibilità di comunicare efficacemente nella regione, non è possibile sapere quando le mamme SOS e i bambini torneranno al Villaggio, che al momento è considerato ancora un luogo sicuro.

Non è possibile inoltre garantire il 100% della sicurezza durante l?evacuazione.
In questi giorni sono stati colpiti convogli della croce Rossa e di altri aiuti umanitari.
Le mamme SOS e i bambini resteranno al Villaggio SOS di Ksamada finchè sarà considerato sicuro e finchè non verrà trovato un altro luogo altrettanto sicuro.
Sebastian Corti, direttore regionale del Medio Oriente, è cautamente ottimista nell?auspicare che la situazione migliori nei prossimi giorni e si tranqillizzi.
L?evacuazione tuttavia resta un?opzione percorribile. La diplomazia austriaca ha assicurato che le forze israeliane conoscono esattamente qual è la posizione del Villaggio SOS e che non ci sarà nessun attacco per colpire il Villaggio.

L?ufficio nazionale SOS e la casa del giovane di Beirut restano chiusi.

Helmuth Kutin, presidente di SOS Villaggi dei Bambini, ieri ha dichiarato: ? I 4 Villaggi SOS libanesi sono stati fortunati a non essere colpiti dagli attacchi, anche se siamo molto preoccupati per i bambini e lo staff a Ksamada. Sia le mamme sia i bambini stanno soffrendo molto dei continui bombardamenti e delle grante che scoppiano vicino al Villaggio. Sos Villaggi dei Bambini ha predisposto un finanziamento di 100.000 dollari per gli aiuti d?emergenza e le famiglie con bambini piccoli avranno priorità nel ricevere aiuto?.

SOS Villaggi dei Bambini stra sostenedo le famiglie che la scorsa settimana hanno trovato rifugio in una scuola a Sferai e provvede alla fornitura di cibo, anche specifico per bambini, medicine e vestiti.
SOS Villaggi dei Bambini in Siria ha unito i propri sforzi a quelli della Croce Rossa a Damasco per aiutare circa 150 persone rifugiate provenienti dal Libano. Le famiglie in stato di maggior bisogno sono attualemnte sostenute grazie agli interventi di privati e delle autorità.
A seconda di come si evolverà la situazione nei prossimi giorni, SOS Villaggi dei Bambini predisporrà altri aiuti.

In Israele il Villaggio SOS di Migdal Haemek /Megadim non è stato direttamente colpito dagli attacchi dgli Hisbollah, anche se la comunità circostante ha subito gravi perdite.
I bambini le mamme SOS del Villaggio di Arad/Neradim erano appena andati in vacanza al mare a Genezareth quando gli attacchi degli Hisbollah si sono intensificati. Hanno fatto immediatamente ritorno al Villaggio.

A Rafah nei territori palestinesi è in programma la spedizione di 1.800 litri di carburante con l?aiuto di CARE per usare generatori elettrici.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.