Formazione

Libano, Banca Etica in campo per i progetti di cooperazione

Accordo con la Direzione generale cooperazione e sviluppo per le pratiche fideussorie dei progetti delle Ong

di Redazione

Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione dell?accordo raggiunto tra DGCS e Banca Etica per le pratiche fideiussorie dei progetti in Libano delle Ong italiane socie dell?Associazione Ong italiane.

La firma del Protocollo d?Intesa tra la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo e Banca Etica rende possibile la realizzazione dei progetti di ricostruzione in Libano da parte delle Ong italiane, stabilendo l?impegno di Banca Etica a fornire le garanzie fideiussorie, previste dalle normative vigenti, a favore delle Ong che intendono accedere ai fondi stanziati dal Governo italiano dopo le distruzioni dovute agli eventi bellici dello scorso anno.

Il Min. Plen. Alain Economides ha spiegato: ?L?Impegno congiunto della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, Banca Etica e l?Associazione delle ONG Italiane di fronte all?emergenza Libano ha portato ad un intervento di sistema nell?ambito della cooperazione internazionale, risolvendo il problema delle fideiussioni per le Ong si è riusciti a programmare e a far iniziare l?intervento in Libano in tempi molto rapidi, la disponibilità di Banca Etica ha fatto sì che il Ministero degli Esteri potesse svolgere il suo compito anche insieme alle ong italiane e non solo con le agenzie internazionali?.

Il Presidente di Banca Etica Fabio Salviato ha dichiarato: ?Di fronte all?insensibilità del sistema bancario nel sostegno alle ong, Banca Etica ha già rilasciato garanzie a favore di 13 progetti di 7 Ong italiane presenti in Libano per un ammontare di quasi 3 milioni di euro e 3 progetti sono in fase istruttoria per un altro milione di euro. Questo permette alle ong di realizzare progetti estremamente importanti per la ricostruzione del tessuto economico e sociale del Libano. Le sue radici di Banca Etica risalgono proprio alla cooperazione internazionale e al commercio equo e solidale, basti pensare che diverse Ong sono socie fondatrici della Banca. Eravamo al fianco delle Ong italiane in Kossovo, lo siamo ancora in Sri Lanka, tutti i giorni lavoriamo con oltre 70 Ong che ci hanno scelto, e stiamo pensando insieme a loro a nuovi progetti per le rimesse dei migranti che ci permettano di attuare programmi di solidarietà anche nei paesi del sud del mondo.

Oggi, grazie all?accordo con la DGCS e l?Associazione delle Ong Italiane si rafforza il nostro impegno affinché la cooperazione tra Nord e Sud del mondo sia un percorso di crescita quotidiana verso quel mondo migliore che si realizza solo attraverso l?assunzione di scelte di responsabilità personali e collettive?.

?L?accordo raggiunto – dichiara Sergio Marelli, presidente dell?Associazione ONG italiane – ci dà l?opportunità di rinnovare il nostro impegno insieme alla DGCS e a Banca Etica ad una sempre più stretta collaborazione, insieme abbiamo superato lo scoglio dei 18 mesi di attesa per la concessione delle garanzie fideiussiorie presso le banche.

Intanto, il quadro della cooperazione delle ong italiane in Libano: 28 i progetti dell?Associazione Ong italiane in totale sul territorio libanese, 22 di questi sono finanziati dal Ministero degli Esteri, 25 sono gli interventi che riguardano tutti i soggetti non governativi nel paese, è quindi molto significativa la nostra presenza. Nonostante la difficoltà e le lungaggini quando abbiamo l?appoggio e la collaborazione della DGCS siamo in grado di svolgere il nostro ruolo accanto a chi ne ha bisogno.

Vorrei sottolineare due aspetti, il primo è che quando due reti come noi e Banca Etica si uniscono come società civile e si creano importanti alleanze si riesce a superare quei blocchi che la burocrazia ci impone, la sinergia di due reti porta flessibilità e rapidità al sistema della cooperazione italiana troppo spesso rallentata e farraginosa; il secondo aspetto riguarda la legge delega per la Riforma della Cooperazione: il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di iniziativa governativa e le Ong italiane auspicano che si riapra presto il dibattito per rivedere una legge che ormai ha 20 annidi vita, che sia rinnovata non solo per il nuovo contesto attuale del sud del mondo, ma anche per i cambiamenti della società italiana, per i nuovi soggetti che operano nella cooperazione e solidarietà internazionale. Ci auguriamo che i 24 mesi siano rispettati per l?iter di approvazione finale, ma abbiamo bisogno di strumenti per farci andare avanti adesso e riuscire ad operare nei paesi in cui siamo già e in quelli dove si verificano situazioni d?emergenza. Questo accordo con Banca Etica dimostra che è possibile lavorare oggi e seguire dei tempi ?utili? per portare il nostro aiuto quando ce n?è urgenza?.

Continua Marelli: ?Gli interventi delle nostre Ong sono volti alla riabilitazione di infrastrutture basilari, all?approvvigionamento idrico, al ripristino di servizi scolastici e sanitari essenziali, ad attività economiche di base per dare un aiuto concreto ma anche per promuovere la riconciliazione e la ripresa della vita democratica nelle zona Sud del Libano più colpita dalla guerra, proprio perché anche quando si tratta di emergenza e si va a portare soccorso si gettano le basi per un lavoro concreto successivo con i partner locali, per ristabilire le reti e le comunità libanesi?.

Cinzia Giudici, Vice Presidente dell?Associazione Ong italiane conclude: ? Per le nostre Ong è stato fondamentale la relazione con i nostri partner perchè non si potrebbe partire e realizzare progetti senza avere conoscenza ed esperienza della realtà locale, si è trattato di consolidare i nostri rapporti precedenti la guerra, perché crediamo che il processo di partnership del Mediterraneo che l?Associazione porta avanti da diversi anni sia fondamentale con i tutti i paesi del bacino mediterraneo per lo sviluppo delle diverse società civili e in special modo con quelle che vivono situazioni di conflitto.?


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