Mondo

Libano: autobomba fa 9 morti e una quarantina di feriti

Probabile obiettivo, l'ex premier libanese Faric Hariri sopravvissuto all'attentato

di Joshua Massarenti

Una potente esplosione, avvertita a chilometri di distanza, ha scosso stamani il centro di Beirut, vicino alla zona degli alberghi, nei pressi del lungomare. L’esplosione e’ avvenuta alle 12:50 locali (le 11:50 italiane) e dalla zona degli alberghi piu’ eleganti si e’ levata prima una grande colonna di fumo bianco, ora diventata nera.

Inizialmente, l’emittente Tv locale Al-Mostaqbal assicurava che l’obiettivo dell’attentato fosse la banca HSBC (Hong Kong and Shanghai Banking Corporation, la grande banca londinese nata nell’Ottocento per finanziare il commercio fra l’Impero britannico e la Cina) ,gravemente danneggiata dall’esplosione e gia’ obiettivo di diversi attentati negli ultimi due anni, a Ankara e Istanbul.

Ma con il passare dei minuti, sta prendendo corpoi l’ipotesi secondo la quale l’attentato sia stato compiuto contro l’ex premier libanese Rafic Hariri. Di fatti, l’autobomba ha preso di mira il corteo motorizzato dell’ex premier’. Lo hanno raccontato testimoni oculari, secondo cui un’auto-bomba e’ saltata in aria proprio al passaggio della colonna, investendo parecchi veicoli che ne facevano parte e provocando la morte di almeno nove persone, tra cui alcune guardie del corpo dello stesso Hariti. Secondo un bilancio, ancora provvisorio, i feriti ammonterebbero a una quanrantina. L’esplosione si e’ verificata nei pressi del ‘Saint Georges Hotel’, un albergo a cinque stelle. I testimoni hanno dichiarato che il luogo dell’attacco dinamitardo e’ rimasto disseminato di figure umane esanimi. Stando alla polizia, la violentissima deflagrazione ha distrutto anche parecchie vetture in sosta e lesionato svariati edifici adiacenti. Per qualche minuto sono persino saltate gran parte delle linee telefoniche. Sopra al centro si e’ levata un’enorme nube di fumo scuro e denso, mentre nelle strade echeggiavano le sirene delle ambulanze che si sono precipitate a soccorrere le vittime.

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