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Libano, 4 milioni di famiglie in povertà negli ultimi due anni

«A causa del crollo della sterlina libanese - ai minimi storici questa settimana e che dall’inizio del 2022 ha perso più del 15% del suo valore – sono sempre più le famiglie disperate, che lottano per permettersi cibo, elettricità e carburante, e sempre più i bambini costretti ad affrontare la fame quest'anno», denuncia Save the Children

di Redazione

A causa del crollo della sterlina libanese – ai minimi storici questa settimana e che dall’inizio del 2022 ha perso più del 15% del suo valore – sono sempre più le famiglie disperate, che lottano per permettersi cibo, elettricità e carburante, e sempre più i bambini costretti ad affrontare la fame quest’anno. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.

Dal 2019 la valuta libanese ha perso oltre il 90% del suo valore. Il tracollo economico del Paese – uno dei peggiori al mondo dal 1850 – ha ridotto circa quattro milioni di famiglie alla povertà negli ultimi due anni. Molti bambini mangiano meno che mai, a causa dell’emergenza fame che riguarda ormai tutto il Paese.

Save the Children chiede al governo libanese e alle parti interessate di adottare urgentemente misure per stabilizzare l’economia per prevenire ulteriori sofferenze ai bambini e alle loro famiglie.

La situazione in Libano sta rapidamente andando fuori controllo poiché il Paese affronta molteplici crisi senza alcun segno di sollievo. Mentre la sterlina libanese continua a crollare di valore, il prezzo di cibo, carburante e medicine sta aumentando a un ritmo allarmante. Quando un intero stipendio mensile di salario minimo è appena sufficiente per il pieno di benzina di una piccola auto, le famiglie si trovano di fronte a scelte impossibili. I bambini e le famiglie con cui lavoriamo ci raccontano ogni giorno di trovarsi a decidere se comprare del cibo o pagare l’affitto, avere elettricità e medicine o mandare i propri figli a scuola. Ciò avrà un impatto devastante sui bambini libanesi e rifugiati in tutto il Paese, rendendo ancor più fuori portata i beni di prima necessità e costringendo a scelte sempre più ardue” dichiara Jennifer Moorehead, direttrice di Save the Children in Libano.

“Il 2022 sembra essere un altro anno lungo e difficile per i minori e le loro famiglie in Libano. Non possiamo sederci e continuare a guardare inermi la crisi finanziaria che attanaglia il Paese. Il governo libanese e la comunità internazionale devono collaborare per salvaguardare il futuro dei bambini, prima che sia troppo tardi” conclude Moorehead.

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