Cultura

Libano/2: assalto finale su Nahr al-Bared

L'esercito libanese pronto ad attaccare il campo profughi palestinese

di Redazione

Il Libano prepara l’attacco finale al campo profughi palestinese di Nahr al-Bared nel primo anniversario dello scoppio della guerra tra Israele e Hezbollah. Completato ieri lo sgombero degli ultimi civili, dalle prime luci del giorno l’esercito libanese ha iniziato a bombardare senza sosta e da tutte le direzioni il campo alla periferia di Tripoli, occupato dal 20 maggio da milizie sunnite ‘qaediste’ di Fatah al-Islam.

“I bombardamenti di oggi sono il primo passo verso la battaglia finale contro il gruppo di terroristi, che rifiuta di arrendersi”, ha detto un ufficiale. Ma un’altra fonte militare ha dato un’indicazione diversa: “Si tratta di un’operazione di routine in risposta ai tiri dei cecchini”. Mentre infuriavano i bombardamenti – testimoni hanno riferito di dieci colpi al minuto – due soldati sono stati uccisi da cecchini e altri due sono caduti in un’imboscata alla periferia meridionale del campo. Altri nove militari sono rimasti feriti.

Il bilancio aggiornato di 53 giorni di battaglia e’ di 202 morti, di cui 91 militari, almeno 68 ‘qaedisti’ e 43 civili. Il primo anniversario della guerra cade in un momento molto delicato per il Paese dei cedri, sempre piu’ spaccato tra le forze filo-occidentali al governo e l’oppsoizione filo-siriana. “Molto semplicemnete, il Paese e’ diviso”, ha titolato il Daily Star. Ieri il premier, Fuad Siniora, aveva lanciato un appello all’unita’ per superare la crisi politica degli ultimi mesi. “Nello stesso modo in cui abbiamo fronteggiato insieme l’aggressione, colgo l’opportunita’ per tendere di nuovo la mano ai nostri fratelli”, ha affermato il capo del governo.

“Costruiamo su cio’ che ci unisce, dobbiamo tornare al dialogo e alla riconciliazione”, ha insitito Siniora in una chiara esortazione alle forze filo-siriane. L’unita’, ha ricordato, e’ essenziale per la ricostruzione, per imporre l’autorita’ dello Stato su tutto il territorio e attuare le attese riforme.

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