Volontariato

L’housing socialea Torino? Nascesotto una “tenda”

L'esperienza La prima agenzia immobiliare sociale

di Redazione

Casa dolce casa. Ma soprattutto cara. Per comprare un alloggio servono mediamente vent’anni di stipendio. E gli affitti alle stelle si mangiano almeno un terzo delle entrate di una famiglia. Un contributo per alleggerire il salasso del mattone, e il suo corollario di zavorre (cauzioni, tasse di registro, provvigioni di intermediazioni), arriva dalla cooperazione. Che a Torino si è inventata un servizio del tutto innovativo: la prima agenzia immobiliare sociale d’Italia.
A fornirlo è la coop sociale Tenda servizi, nata nel 1994 dall’esperienza decennale dell’associazione Tenda nell’accoglienza delle persone straniere sul territorio cittadino. Povertà grigie, inserimento lavorativo di persone in difficoltà. Da lì, dall’esperienza sul campo, l’impresa sociale torinese si è resa presto conto che il problema abitativo è ampio e coinvolge, oltre all’emergenza, anche una fascia di popolazione con reddito. Extra-comunitari sulla via dell’integrazione, ma non solo. Anche tanti italiani alle prese con la precarietà, la crisi della quarta settimana, persone monoreddito.
Nel 2003, per dare una risposta a questi bisogni, prende corpo l’alleanza con la Diocesi di Torino per affrontare a 360 gradi il problema. Viene così posta la prima pietra del progetto Insieme per la casa. Capofila dell’iniziativa è la Fondazione Don Mario Operti dell’arcidiocesi di Torino, in collaborazione con l’Ufficio pastorale del Lavoro e la Caritas, che assieme riescono ad offrire un fondo di garanzia a copertura di eventualità morosità, disponibilità di alloggi transitori utilizzabili per situazioni di emergenza e di sfratto, piccoli contributi agi inquilini per sostenere le prime spese di ingresso nell’alloggio.
I clienti accasati da Tenda servizi sono più di mille, di questi 600 sono stranieri, il resto italiani. L’intermediazione è gratuita e prevede un costante accompagnamento. Un centro d’ascolto per le famiglie monoreddito in difficoltà, sostegno e consigli per evitare di cadere nella trappola delle troppe spese e rischiare così lo sfratto. Anticamere dell’emergenza e della povertà nera. «Non ci limitiamo a far incontrare domanda e offerta», dice Maria Teresa Wally Falchi, presidente della coop Tenda servizi che impiega circa 30 persone. «Oltre all’intermediazione cerchiamo di stare a fianco dell’inquilino in tutto il periodo della locazione. Proprio come una classica agenzia immobiliare, solo che noi ci interessiamo a tutte le problematiche sociali, ovvero tutto quello che il mercato trascura».
L’impresa sociale gioca di sponda con Locare, l’agenzia comunale dedicata all’emergenza abitativa che sostiene sia gli inquilini che i proprietari con una serie di incentivi. «L’obiettivo è far decollare il canone concordato», continua Wally Falchi, «per calmierare affitti troppo alti per molte famiglie. Quando non riusciamo ad accordarci con il proprietario, puntiamo almeno a prezzi ragionevoli».
Dal mese di giugno 2006 la cooperativa è diventata di tipo A (servizi alla persona), gli inserimenti lavorativi invece vengono effettuati nelle cooperative di tipo B nate come progetti di spin off. Sotto Tenda servizi, che fa da chioccia alle nuove start up sociali, c’è Casa Iride (accoglienza in convivenza per donne italiane e immigrate, sole e con bambini), i progetti Girasole (corso di formazione per assistenti familiari), Nomis (inserimenti di stranieri), Life (per le donne vittime della tratta).


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