Sostenibilità

L’hotel Roma rivive su Tripadvisor

Scorrere le recensioni lasciate dai viaggiatori è come rimettere piede in questo albergo di Amatrice che non c’è più. Popolare e apprezzato come ristorante. Invece decisamente piene di lacune le stanze, costruite sotto il livello della strada

di Giuseppe Frangi

Più che l’hotel era una meta il ristorante. Popolare, alla mano, servizio sommario ma piatti popolari e indimenticabili. È l’Hotel Roma raccontato dai viaggiatori che hanno lasciato le loro recensioni su Tripadvisor. Leggere questi commenti oggi è come rimetter piede in quegli ambienti che respirano di un’Italia semplice e profonda, Italia di provincia, genuina e anche un po’ raffazzonata. Albergo e ristorante avevano una lunghissima storia: avevano aperto i battenti nel lontano 1897. Sul sito dell’albergo si alternano anche foto in bianco e nero, che sanno di un’Italia perduta. Leggere le recensioni è un po’ come sedersi a quei tavoli, con tovaglie bianche, sedie molto casalinghe. Ma è anche trovare le testimonianze di strutture ai limiti dell’agibilità, cresciute con ristrutturazioni a quanto sembra non molto ortodosse.

«A suo tempo soggiornai nella parte "storica" dell'hotel, che avrei definito da buon due stelle», racconta un viaggiatore con il nickname henrysco. «Un posto dove riposarsi da lunghe passeggiate nei bei posti che si possono visitare sul posto. L'estate scorsa sono stato nella parte "nuova", che benché sotto il livello stradale. Affaccia su un bellissimo panorama dei monti della Laga. Stanza e bagno erano pulite ma sono molto basse (nei limiti dell'agibilità?) e ricavate da una grossa struttura in cemento che è stata costruita sotto l'edificio storico. Per andare al ristorante, passando per l'interno, si attraversano corridoi che definirei brutti e saloni, forse adibiti a feste negli anni '80/'90, in evidente stato d'abbandono. Qui c'era un secchio a terra che raccoglieva acqua che scendeva dal piano superiore…». «Abbiamo soggiornato in questo hotel dal veglione del 31 dicembre al 2 gennaio», scrive Sarona86. «…che dire, essendo un bel gruppo siamo stati sistemati nelle stanze al piano -1. Stanze umide e ghiacciate, pavimento sempre bagnato, costretti per due giorni ad asciugare la stanza ogni mezz'ora, bagno gelido, sempre bagnato anche quello, con acqua fredda!»

Decisamente migliore l’effetto lasciato sui turisti dal ristiorante: «Il classico. Non si può non venire qui a mangiare l'amatriciana. Ti siedi e neanche ti chiedono cosa vuoi, solo "bianca o rossa?" Buonissima, tra l'altro. Il posto è bellissimo con vetrate giganti che danno sulla montagna», scriveva Valeria M. ad inizio agosto.
Decisamente soddisfatta anche Paola Bileggio, che scrive più o meno negli stessi giorni: «In vacanza per andare a trovare alcuni parenti ci siamo fermati in questo posto rinomato, senza prenotazione. Non c'è n'è stato bisogno! Tantissimi tavoli pronti per accogliere chiunque, panorama eccellente e cucina molto buona. Servizio sbrigativo ma simpatico, per non parlare del conto finale: 20 euro a testa con acqua, vino, primo, secondo e pure dolce».

Le ultime recensioni sono quelle fatte ad albergo ormai crollato. «Ho pranzato in questo ristorante nella sala più grande con una meravigliosa veduta dei monti del parco nazionale del Gran Sasso con la famiglia ed alcuni amici», racconta invece Salvatore. «La amatriciana è qualcosa di superbo così come tutto il resto, dall'agnello allo scottadito a quello alla cacciatora. Il servizio altrettanto veloce e cortese».

«Non ci sono mai stato… e oggi me ne dispiace… di non aver onorato uno dei simboli della nostra terra», ha scritto ieri, a disastro accaduto, Salvatore D. «Non so come si mangiasse, né come fosse la loro ospitalità… ma sicuramente saranno state delle persone straordinarie come tutti i loro concittadini».

Gli fa eco Davide X: « Doveva essere una recensione sulla gastronomia, sulla bellezza del posto e sul cibo ottimo. Io sono un cultore della amatriciana e della “gricia”. Avrei voluto essere qua per magnificare la gentilezza e la qualità ed invece tutto questo ora passa in secondo piano. Ho appena letto che è crollato tutto, che c'è gente sotto alle macerie. Vorrei che questa recensione arrivasse a tutti gli abitanti di Amatrice e non solo a tutte le persone colpite. Siete gente meravigliosa, avete donato un piatto buonissimo all'umanità intera e conosco la vostra tenacia».

Foto di cover: Getty images/Filippo Monteforte

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