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Lezioni shock contro le gang

Nelle scuole di Londra incontri con medici e poliziotti per «sfatare il mito della violenza»

di Redazione

David Cameron va avanti con la tolleranza zero dopo i riots che hanno sconvolto la Gran Bretagna. Ieri è stato condannato un undicenne, il più giovane degli arrestati, e da settembre 280 scuole  della periferia londinese offriranno nel programma scolastico lezioni per combattere la cultura delle gang.

Le cifre dimostrano che molti saccheggiatori erano giovanissimi: su 2.108 arrestati, sono ben 512 i minorenni. Il pionere del programma Nick Mason ha spiegato che “i chirurghi parleranno di cosa vuol dire operare un ragazzino di 12 anni e mostreranno anche dei filmati delle ferite cui si  va incontro. Quello che cerchiamo di fare – ha aggiunto – è sfatare il mito delle gang e dare a questi ragazzini un’alternativa”.

Secondo gli esperti le lezioni vanno tenute nelle scuole elementari prima dell’adolescenza quando ormai il messaggio potrebbe non essere più recepito. L’ispettore Allan Davis, cofondatore del programma Growing Against Gangs and Violence, è sicuro che implementarlo da subito potrà fare una grande differenza nella lotta al crimine. Le ferite da coltello sono cresciute negli ultimi quattro mesi: più 2,6% a Southwark, più 12% a Lewisham. A Lambeth tra il1 aprile e il 31 luglio ci sono stati 352 accoltellamenti contro i 288 dell’anno prima.

Delle «lezioni shock» parla anche il blog “Le persone e i diritti umani”, nato con la collaborazione di Amnesty International: «Ai piccoli gli agenti racconteranno di quando devono andare a bussare nelle case dei genitori dei ragazzi morti per dar loro la triste notizia, i dottori invece spiegheranno che un coltello può anche farli finire per sempre su una sedia a rotelle». E ci si chiede «Che il problema esista nessuno lo nega ma è questa la soluzione?».

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