Sostenibilità
Levati: bene il premio aggiuntivo del Conto Energia
Il presidente IFI ha parlato al Forum Green Energy 2011
di Redazione
Filippo Levati, presidente di IFI è intervenuto al Forum Green Energy 2011 organizzato da Abi, Associazione Bancaria Italiana.
Il Forum è stato l’occasione per approfondire la situazione energetica italiana alla luce degli obiettivi nazionali e comunitari e per discutere sui più recenti sviluppi del nuovo sistema di incentivi al fotovoltaico.
Levati ha commentato «il Comitato IFI esprime grande soddisfazione per le dichiarazioni del direttore generale di Abi, Giovanni Sabatini, che ha espresso un’opinione positiva sul decreto rinnovabili e in particolare sul premio del 10% per i moduli made in Europe ribadendo poi la volontà delle banche di finanziare il settore. In questo scenario infatti il ruolo degli intermediari finaniziari è assolutamente decisivo e quello che serve oggi all’industria nel breve periodo è sicuramente una maggiore reattività nelle erogazioni: si tratta di un mercato molto veloce e competitivo che ha bisogno di tempi certi e rapidi. Nel medio periodo servono inoltre forme agevolate di accesso al credito per favorire lo sviluppo di nuove attività poiché gli investimenti sono ingenti e il fotovoltaico, almeno per la produzione dei moduli, nasce in gran parte da una nuova imprenditoria giovane che non ha accesso a significativi capitali.
In relazione al IV Conto Energia, dal nostro punto di vista le premialità aggiuntive del decreto sono soprattutto uno stimolo per i produttori a impegnarsi verso un’ accelerazione degli sviluppi industriali, per esempio integrando a monte la catena del valore o migliorando i processi industriali di realizzazione dei prodotti per elevarne ulteriormente la qualità e ridurre i costi dei componenti. Il premio aggiuntivo del decreto è un vantaggio che nel lungo termine dovrà essere accompagnato da altre forme di incentivo dirette come contribuiti specifici alle riconversioni industriali e altri strumenti che stimolino maggiormente gli investimenti in ricerca e sviluppo».
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