Cultura
L’Europa ci crede sempre meno
Si riduce nel nostro continente la superficie agricola coltivata a ogm
Sempre meno campi europei ospitano colture geneticamente modificate. È quanto si evince dal rapporto dell’International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications (Isaaa), secondo il quale la superficie ogm in Europa nel 2010 si è ridotta del 3,7% (91.643 ettari contro i 94.750 nel 2009, di cui 91.193 coltivati a mais bt), e rappresenta oggi lo 0,05% della superficie agricola totale. Sono 8 gli stati che hanno seminato il mais Mon810 della Monsanto approvato nella Ue dal 1998: Spagna, Portogallo, Romania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Germania e Svezia. Questi ultimi due sono stati interessati anche da coltivazioni di patata “Amflora”.
I dati, resi noti a settembre 2011 da alcuni Ministeri dell’agricoltura e rielaborati da Infogm confermano che tale riduzione, rispetto al contesto globale, è ormai stabile, con due eccezioni, Spagna e Portogallo. Qui, sebbene ci sia stato un calo negli anni 2009-2010, la superficie coltivata a mais ogm è aumentata nel 2011. In Spagna nel 2011 ci sono stati 97. 326 ettari (con un incremento compreso tra il 27% e il 44% rispetto al 2010), principalmente nella provincia di Aragona, mentre in Portogallo il Ministero ha annunciato 7. 723,6 ettari di mais Bt per il 2011, contro i 4.868 ettari nel 2010.
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