Mondo
L’Europa alza la voce
Roberta Angelill (PE): «Minori abbandonati è un problema gravissimo non solo nel terzo mondo»
“Con il voto di oggi l’Aula di Strasburgo ha dimostrato che la tutela dei diritti dei minori è una priorità dell’Unione europea” dichiara il Vicepresidente del Parlamento europeo (con delega ai diritti dei minori) Roberta Angelilli, che ha presentato questa mattina la Risoluzione in materia di adozioni internazionali sottoscritta a livello bipartisan da tutti i gruppi politici dell’Europarlamento.
“Il dramma dei minori abbandonati, orfani o bambini di strada – spiega il Vice Presidente Angelilli – non riguarda solo il terzo mondo, ma è diventato un problema estremamente grave e di grande attualità anche in Europa: l’adozione consente a questi bambini di avere una famiglia e di evitare di trascorrere la propria infanzia tra assistenti sociali e orfanotrofi. Gli istituti infatti devono essere una soluzione temporanea per i minori. Soprattutto l’adozione consente a questi bambini di non divenire invisibili e finire nel circuito della povertà, dell’esclusione sociale e dello sfruttamento”.
“Nel testo – spiega – è con forza esplicitato che l’interesse superiore del minore deve sempre e comunque essere salvaguardato, pertanto quando vi sono le condizioni, sotto la scrupolosa vigilanza delle competenti autorità nazionali, l’adottabilità deve essere concessa: innanzitutto nel Paese di origine e poi all’interno dell’Unione europea”.
“Mi preme sottolineare che anche se la competenza in materia di adozioni spetta ad ogni Stato Membro, la Risoluzione propone sotto questo profilo alcuni aspetti nuovi: l’invito alla Commissione di esaminare il corretto funzionamento dei sistemi nazionali a livello europeo e la proposta di creare un coordinamento tra Commissione e Stati membri per lo scambio di buone prassi e di strategie al fine di ottenere la massima collaborazione da tutti i Paesi e garantire sia il diritto all’adozione sia la massima trasparenza, evitando così le adozioni illegali”.
“Inoltre è importante da parte delle Istituzioni Ue un impegno a semplificare, migliorare e agevolare le procedure di adozioni internazionali, eliminando la burocrazia superflua e cercando soluzioni giuridiche volte a facilitare tra Stati Membri il riconoscimento reciproco dei documenti necessari alle adozioni, insieme ad uno scrupoloso e corretto controllo di tutti i documenti, compresi i certificati di nascita che aiutano a proteggere il minore da violazioni circa la sua identità”, concludono i Vice Presidenti Angelilli e Pittella.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.