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Lettieri: «L’Italia farà ricorso»
L'annuncio del giudice Nicola Lettieri, rappresentante del governo italiano presso la Corte Europea
di Redazione
Nelle prossime settimane la rappresentanza italiana presso la Corte Europea dei diritti dell’uomo presenterà ricorso contro la sentenza che ha bocciato la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche definendola una “violazione della coscienza e della liberta’ religiosa». Lo conferma all’ADNKRONOS il giudice Nicola Lettieri, rappresentante del governo italiano presso la Corte Europea, che nelle prossime settimane sottoporra’ il ricorso a un mini-tribunale di 5 giudici, i quali decideranno l’ammissibilità alla Grande Chambre.
Nel ricorso, spiega Lettieri, “sottolineeremo che noi non siamo uno Stato laico, ma concordatario, come sancito dall’articolo 7 della Costituzione, e che quindi ha rinunciato ad alcune delle sue prerogative”. Per l’Italia, aggiunge Lettieri, “non puo’ essere una camera con 7 giudici a prendere una simile decisione”: di qui la necessita’ di andare in Grande Chambre come sempre “quando c’e’ un problema di applicazione della convenzione”.
I “tempi del ricorso, comunque, non saranno rapidi – precisa il giudice – abbiamo tre mesi di tempo, ma prima ci sono altre impugnazioni” da parte della rappresentanza italiana, “come quella sulla sentenza Giuliani o sul caso Lombardi-Vallauri”, con cui la Corte ha condannato l’ Italia per avere violato la liberta’ d’espressione del professore dell’Universita’ Cattolica.
La decisione di presentare appello, conclude Lettieri, è stata presa autonomamente, in considerazione del fatto «che ho avuto indicazioni dalla presidenza del Consiglio di impugnare la sentenza Lomnbardi-Vallauri, che è meno implicante» di quella odierna sul crocifisso.
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