«La mente, e con questa la creatività, la fantasia, il desiderio di riconoscimento della propria esistenza non possono rimanere sotto chiave». È con l?idea di tenere le menti libere e in grado di dialogare e aprirsi all?altro, al ?diverso?, che nasce DiversaMente, il giornale realizzato dai detenuti della casa circondariale di Paola. L??uscita? di un nuovo giornale da un carcere è sempre un piacere, perché fa pensare che quel carcere sarà un po? più trasparente, e che le persone che ci devono vivere avranno uno strumento in più per entrare in relazione diretta con quel mondo, che prima o poi dovrà riaccoglierle. Ma se quel giornale poi arriva da un carcere del Sud, il piacere è anche maggiore. Da DiversaMente abbiamo scelto due testimonianze di quotidianità carceraria, dove il dolore della detenzione è mitigato dall?ironia e dalla voglia di raccontare con leggerezza anche quello che è insopportabilmente pesante.
Ornella Favero (ornif@iol.it)
La prima volta che sono entrato in istituto è stato un mezzo trauma che si è completato quando, dalla mia finestra che si affaccia ai passeggi, ho visto i detenuti andare avanti e indietro instancabilmente in quel piazzale ristretto e con un solo divertimento: il Calcio Balilla, oltretutto rotto! Per un po? ho creduto di essere in un manicomio, perché vedevo le persone andare avanti e indietro convulsamente e nello stesso tempo in modo ordinato. Insomma, senza che alcuno intralciasse la camminata lenta o svelta dell?altro! Era per me strano. Non riuscivo a decodificare questo comportamento a dir poco assurdo!!! Da allora, e ne è passato di tempo, sono riuscito a dare una risposta ai miei pensieri e alle domande di allora. Oggi capisco che ?scendere ai passeggi? è un modo per sgranchirsi le gambe, per socializzare magari giocando a carte o sfogando con un amico quello che dentro ti rode e ancora di più, il passeggio è importante per scoprire cose che ti servono anche all?interno dell?istituto. Il
più delle volte le divergenze che nascono nelle sezioni si appianano al passeggio poiché tra noi vige la legge del rispetto reciproco, e davvero raramente le questioni degenerano. Non conviene a nessuno che questo accada, siamo tutti mozzi, marinai e capitani sulla stessa piccola barca in cui giova vivere civilmente, nel rispetto degli altri e di noi stessi.
Giovanni Maselli e Pasquale Giacobbe
Tv accese ad alto volume, in ogni cella c?è chi dice la sua su questa o quella donna. Si rischia addirittura di diventare gelosi se il compagno di cella fa delle affermazioni da censura sulla ragazza che piace all?altro, si rischia la rissa, urli, insulti, ma tutto rientra presto, ?è solo tv? ahimè! Se qualcuno vuole osare, deve sperare che quella ragazza di notte venga in sogno. Ma proprio
questo ci ha spinto ad effettuare un sondaggio fra tutti i ?compagni? al fine di scoprire la nostra donna dei sogni.Ma la donna dei sogni è la tua, quella che ami e che hai lasciato da sola.
Mario Attanasio
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.