Economia

Leroy Merlin, oltre la csr contro la povertà

L'azienda, in occasione del Green Day 2015, ha presentato il Rapporto di Sviluppo Sostenibile in cui il 99% dei collaboratori è anche azionista e all'interno del quale c'è un bando grazie al quale le associazioni del territorio potranno acquistare i prodotti LM scontati del margine di profitto

di Lorenzo Maria Alvaro

Si è tenuto a Milano il Green Day Leroy Merlin Italia, azienda francese nel mercato del bricolage e del fai-da-te, al primo posto in Europa e al terzo nel mondo. Leroy Merlin Italia ha presentato il Report di Sviluppo Sostenibile e il suo approccio alla sostenibilità, che da anni consiste nel rendere tangibili i valori intangibili, preferendo azioni concrete a generiche dichiarazioni di impegno.

Un approccio che va OLTRE la Corporate Social Reponsibility, come indica il titolo di questa ottava edizione del Green Day, e che significa per Leroy Merlin porsi sempre nuovi obiettivi, cercare di innovare, alzare l’asticella in una sfida che si gioca in un mercato in continuo e rapido cambiamento.

Oltre la rendicontazione, con la presentazione della metodologia community footprint a cura di Emma Amiconi e Gio vanni Moro di Fondaca, che identifica 49 indicatori per misurare il benessere della comunità.

Oltre i numeri, le storie, con le testimonianze di chi nel 2014 ha gestito ben 55 progetti di Bricolage del Cuore, l’iniziativa di volontariato grazie alla quale tutti i 6.085 collaboratori Leroy Merlin Italia possono mettere a disposizione, su base volontaria, una giornata lavorativa all’anno con lo scopo di riqualificare o migliorare strutture di vario tipo, quali scuole parchi e case famiglia.

Oltre il business, con il lancio dell’iniziativa La casa ideale realizzata da Yunus Social Business Centre University di Firenze in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture. L’iniziativa, pensata per supportare il Terzo Settore, intende selezionare i 30 migliori progetti di accoglienza e inclusione sociale proposti da organizzazioni non profit, che verranno premiate con l’accesso a costo ridotto a prodotti Leroy Merlin Italia. Peri tali prodotti l’azienda rinuncia totalmente ai margini di guadagno.

Oltre il prodotto: con le iniziative realizzate insieme a FSC e LMI sul legname tropicale certificato, il cui obiettivo è offrire il 90% di prodotti legnosi certificati, in particolare per quanto riguarda gli arredi da giardino; con il progetto la foresta dei diritti realizzato insieme a PEFC per la messa a dimora di 1000 alberi presso il Monte Bonifato di Alcamo; con l’attività di compensazione Supply Chain e PEFC realizzata con il Consorzio le Ferriere (Piacentino): 4000 ettari di bosco certificato assorbiranno 1877 tonnellate di CO2

Oltre il negozio o la fabbrica, per un nuovo modo di vivere la comunità che si ispira all’esperienza di Adriano Olivetti con un dialogo tra la Fondazione Adriano Olivetti e Massimo Veronesi, direttore sviluppo Leroy Merlin Italia.


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I Collaboratori sono i veri protagonisti
La prima sfida per Leroy Merlin Italia è rappresentata dalla volontà di coinvolgere sempre di più i Collaboratori che sono anche i veri protagonisti del Green Day. Il 99% dei essi è anche azionista, l’età media è 35 anni, la formazione è costante, il sapere viene condiviso con i clienti. Attraverso il progetto VISION l’azienda sta coinvolgendo tutti nell’immaginare, sognare, descrivere il proprio negozio, il proprio mestiere, il proprio futuro.

Perché la vera innovazione in un’epoca di sharing economy è scegliere di gestire il cambiamento non da soli ma con la collaborazione dei propri dipendenti, attraverso il confronto con gli stakeholder, grazie all’ascolto della comunità. Le numerose testimonianze dei collaboratori raccolte durante il Green Day sono il contributo più efficace del modo di fare impresa di Leroy Merlin.

«È nostra responsabilità lavorare per una casa che vive e amica dell’ambiente garantendo il rispetto dei territori nei quali siamo presenti attraverso la valorizzazione del “bene comune” e della “produzione locale” e minimizzando il nostro impatto ambientale», ha sottolineato Olivier Jonvel, Amministratore Delegato di Leroy Merlin Italia, «È nostra responsabilità lavorare per una casa che aiuta garantendo a tutti, nessuno escluso, il diritto al bello, all’autonomia, all’accessibilità e all’integrazione. Come vogliamo concretizzare queste promesse? Semplicemente andando OLTRE: oltre all’applicazione della legge, oltre alla semplice comunicazione, oltre alla realizzazione di un progetto».

Filiera sostenibile e ruolo attivo sul territorio
Un secondo punto di forza dell’impegno di Leroy Merlin Italia nella sostenibilità è il lavoro per rendere sempre più sostenibile la filiera. Anche per questo l’azienda ha organizzato nelle scorse settimane Diritti per la nostra strada, un percorso di aggiornamento che ha coinvolto centinaia di fornitori. Nel corso di formazione sono stati approfonditi i principi del nuovo Codice di Condotta dell’azienda ma anche la sua politica di CSR attraverso il confronto con altre realtà italiane ed internazionali. Più del 45% dei fornitori di Leroy Merlin ha accettato il Codice di Condotta e oltre il 90% dei fornitori in legno ha sottoscritto la politica di gestione del legno che prevede la tracciabilità al 100% e la certificazione al 100% per il legname proveniente da paesi extraeuropei.

La terza sfida per Leroy Merlin Italia continua ad essere l’ascolto dei bisogni della comunità. Dal Bricolage del cuore, iniziativa che vede i Collaboratori lavorare con associazioni e enti del territorio molto cresciuta nell’ultimo anno all’attività nelle scuole con progetti di formazione e di riqualificazione dei giardini scolastici.

Anche se la filosofia dell’azienda è contrassegnata più dal fare che dal dire, il Green Day è stata l’occasione per ascoltare quanto realizzato nell’ultimo anno e fare il punto sul percorso verso la sostenibilità che non può essere mai considerata un obiettivo raggiunto ma un continuo percorso verso processi e prodotti sempre più green.

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