Volontariato

Leonardo Sciascia, la Sicilia e il cinedocumentario

di Alessandro Puglia

Nel momento in cui si ricorda Leonardo Sciascia nel centenario della sua nascita, c'è un aspetto poco esplorato dello scrittore siciliano che merita particolare attenzione. Il rapporto tra Sciascia e il cinedocumentario. A ricordarlo è un libro dello storico del cinema Sebastiano Gesù "Oltre lo sguardo la memoria" pubblicato nel 2015 da 40due Edizioni a Palermo che analizza i testi scritti proprio dall'autore per sei documentari che raccontano in presa realistica la Sicilia degli anni '60 e '70. I sei documentari sono Gela antica e nuova di Giuseppe Ferrara, 1964; Con il cuore fermo, Sicilia di Gianfranco Mingozzi, 1965; Radiografia della miseria di Piero Nelli, 1967; La grande sete di Massimo Mida, 1968; Terremoto in Sicilia di Michele Gandin, 1968; l'Italia vista dal cielo: Sicilia di Folco Quillici, 1970. Sciascia scrive questi testi come ricorda Sebastiano Gesù: «prima ancora che il cinema di finzione si interessasse alle sue opere», basti pensare a film di successo come Il Giorno della Civetta e il Consiglio d'Egitto. «Un intellettuale scomodo e implacabile – scrive Gesù – che costituisce un prezioso esempio di coerenza e di divorante passione civile, senza nulla togliere allo Sciascia autore di capolavori letterari, bensì arricchendolo».

Qui pubblichiamo dalla pagina Youtube dell'archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico Radiografia della miseria del regista Piero Nelli, con il commento di Leonardo Sciascia e la musica di Egisto Macchi. Un raro documento storico che dimostra come la Sicilia in quegli anni era isola di miseria e sottosviluppo e dove neanche la forte emigrazione riusciva a donare una condizione migliore a chi restava nell'isola. «I cani, i bambini, le donne, i vecchi. Uomini giovani ne restano pochissimi. Quasi tutti partono per qualsiasi posto nel mondo dove ci sia per loro da lavorare: Germania, Francia, Canada, Venezuela». È qui che vengono descritte le cause del grave disagio sociale e l'assenza dello Stato, in quello che potrebbe essere come ricorda lo stesso Sciascia un qualsiasi paese interno della Sicilia nell'anno 1967.

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