Welfare

L’energia porta del buon lavoro

Un'iniziativa di Fondazione Sud

di Lorenzo Alvaro

Il progetto è del consorzio siciliano Ulisse. Al termine, otto giovani da zone depresse troveranno lavoro nelle energie rinnovabili. Un modello che farà scuola? Otto giovani siciliani avranno un lavoro nel campo del fotovoltaico grazie ad «Energ-etica». Il progetto, iniziato nel maggio 2007, è realizzato dal Consorzio Ulisse e finanziato da Fondazione per il Sud. Sono 390mila euro messi a disposizione dal bando sull’educazione dei giovani. «Il Consorzio raccoglie oltre dieci cooperative sociali e associazioni di Palermo e provincia», spiega il presidente Luciano D’Angelo.
Il primo passo è stata la selezione di 60 ragazzi provenienti dalle scuole superiori di Palermo e Catania, per lo più istituti tecnici industriali e agrari. «Sono zone depresse di piccoli paesi montani del palermitano e del catanese che non offrono sbocchi lavorativi. Abbiamo deciso di offrire un’opportunità proprio ai ragazzi che, nonostante gli insuccessi scolastici, non hanno mai mollato la scuola», aggiunge D’Angelo. Semplice l’iter. Gli studenti hanno seguito un corso teorico-pratico di 160 ore, tenuto da esperti presso l’Ial Cisl. In estate, hanno effettuato uno stage di 90 ore nelle aziende siciliane Asja Ambiente, Softenergy, Servizi energia calore e Consorzio Il lavoro solidale. Un’esperienza grazie alla quale hanno imparato ad installare e ad occuparsi della manutenzione di pannelli solari e fotovoltaici. A conclusione dei corsi, ad aprile, c’è stato il secondo step: dai 60 iniziali il numero è stato scremato a 40. I ragazzi rimasti saranno inseriti in una graduatoria dalla quale, in base al merito scolastico, all’impegno ed alle condizioni socio-economiche, verranno selezionati otto “vincitori”. Il premio finale sarà l’inserimento nelle imprese cooperative Energ-etica Sicilia ed Energ-etica Catania, costituite a marzo. «Per me è un’occasione molto speciale», racconta Nicola Coco, di Acireale. «Esco dalla scuola avendo fatto formazione professionale e con la possibilità di un lavoro». Gli fa eco Marco Di Bella, di Petralia, provincia di Palermo: «Senza questa occasione avrei cominciato a mandare curriculum, per lo più al Nord, sapendo che nessuno mi avrebbe risposto».
Le due cooperative hanno partecipato a bandi pubblici regionali per avere agevolazioni destinate allo start up d’impresa e all’incentivazione dei privati ad installare impianti di energia rinnovabile. «Abbiamo puntato sulle energie rinnovabili perché, come sottolinea il Cnr, la Sicilia è il posto perfetto. Inoltre, grazie ai bandi non dobbiamo assoggettarci né ai politici né ai mafiosi», conclude D’Angelo. «Questa esperienza dimostra che il terzo settore può mettere insieme green economy, nuove opportunità di lavoro etico e solidale e lotta all’insuccesso scolastico».


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