Non profit

Legittimo l’uso della forza ma solo sotto l’egida dell’Onu

Si alla "Marcia per la Pace" Perugia – Assisi: non per assecondare sentimenti antiamericani ma per indicare vie concrete per costruire la pace

di Acli

Per sradicare il terrorismo non bisogna scatenare un’altra guerra. C’è il rischio che quello che sta avvenendo a Kabul, ci porti verso una china pericolosa sulla quale i proclami da “guerra santa” di Bin Laden possono trovare terreno favorevole.
Siamo e restiamo fermamente convinti che il terrorismo si sconfigge sia con mezzi politici e finanziari sia, se necessario, ricorrendo all’uso della forza.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, a partire dal 13 settembre, con diverse risoluzioni, aveva tracciato una strada del tutto condivisibile, creando un Comitato Permanente dello stesso Consiglio come luogo di decisione e coordinamento di tutte le azioni, anche quelle che implicano l’uso della forza contro il terrorismo. Un modo chiaro e netto per condurre la lotta al cancro del terrorismo all’interno di una cornice di legalità internazionale.
L’azione angloamericana, pur all’interno di un quadro di alleanze a vasto raggio, segue un altro percorso. Di fatto è stato deciso, seppur con la finalità di colpire le basi del terrorismo, di attaccare un altro Stato, l’Afghanistan.
Riteniamo questa strada sostanzialmente diversa da quella che avevamo auspicato ? ovvero un’azione di polizia internazionale sotto l’egida dell’ONU ? e quindi non condivisibile anche perché pone una seria ipoteca sullo sradicamento del fenomeno terroristico senza contemporaneamente creare altre vittime tra i civili.
Non vogliamo assecondare nessun antiamericanismo di maniera, né si può mettere sullo stesso piano ? come alcuni fanno ? Bush e Bin Laden. E’ una via da rifiutare in ogni modo, come sono da condannare gesti che alimentano odio e disprezzo verso gli Stati Uniti.
Ugualmente diciamo che occorre seguire solo ed unicamente la via tracciata dall’ONU: individuare i colpevoli dell’attentato dell’11 settembre, catturarli anche con l’uso della forza per impedire che possano compiere altri crimini contro l’umanità e consegnarli alla giustizia.
Per questo confermiamo la partecipazione delle ACLI alla “Marcia della Pace” Perugia ?Assisi e rinnoviamo l’invito a tutti gli aclisti ad essere presenti a questa grande iniziativa di pace: non per assecondare sentimenti antiamericani, ma per indicare, tutti insieme, vie concrete per costruire la pace.

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