Cultura

Legittima difesa: Cdl soddisfatta, no dell’Unione

Approvata dalla Commissione Giustizia della Camera la possibilità di difendersi con armi contro chi minaccia l'incolumita' di persone e beni. Pisapia (Prc): "controproducente e pericolosa"

di Giulio Leben

Ci si potra’ difendere con armi in casa e nei negozi contro topi d’appartamento e rapinatori che minacciano l’incolumita’ di persone e beni. Lo prevede la proposta di legge (costituita da un solo articolo), approvata dalla Commissione Giustizia della Camera, che modifica l’articolo 52 del codice penale sulla legittima difesa e il diritto di all’autotutela nel privato domicilio. Il pdl e’ stata approvata con i voti della Cdl, l’Unione ha votato contro. Il presidente della Commissione, Gaetano Pecorella, non ha votato. Il provvedimento e’ stato voluto fortemente dalla Lega ma la Cdl l’ha approvato in modo compatto, anche se qualche ‘mal di pancia’ c’e’. Il problema, a quanto si apprende, e’ stato sollevato soprattutto dagli avvocati del Polo che hanno qualche perplessita’. Questo potrebbe anche portare a piccole modifiche in vista dell’aula (dove la pdl approdera’ a fine mese) ma ci saranno, specificano da ambienti leghisti, solo se saranno condivise da tutti gli alleati di centrodestra. Altrimenti, ed e’ questa l’ipotesi piu’ probabile, il testo restera’ cosi’ com’e’. Nonostante qualche dubbio sul provvedimento, infatti, i deputati di maggioranza hanno deciso di sostenere il testo accomunati dall’esigenza di dover fare un passo in avanti rispetto alla legislazione corrente, pur nella consapevolezza, secondo quanto riferiscono fonti della Cdl, che questo non e’ il miglior testo possibile. Ma, dicono le stessi fonti, ormai non ci sarebbe piu’ tempo per modificare e poi approvare la pdl. Il provvedimento quindi non dovrebbe mutare e avere il via libera dell’aula a fine novembre. Il testo contempla sia la difesa dell’incolumita’ fisica delle persone, per cui si puo’ reagire direttamente, sia l’incolumita’ dei beni: in questi casi questi perche’ vi sia legittima difesa e’ necessario che non ci sia la desistenza volontaria del malvivente e che vi sia pericolo per il derubato. Prevista inoltre la legittima difesa in tutti i luoghi ove venga esercitata un’attivita’ commerciale, professionale o imprenditoriale. Molto soddisfatto il relatore della pdl, Guido Rossi (Lega), che sottolinea che “questo non e’ solo un tema nostro. E’ un si’ estremamente importante – ha affermato – che rappresenta il coronamento di una nostra decennale battaglia e risponde ad un problema sentito dalla gente che percepisce come grave che se uno si difende da un’aggressione violenta nella propria abitazione si ritrova poi sul banco degli imputati. Contesto duramente – ha proseguito l’esponente leghista – chi afferma che questa legge introduce una sorta di far west. Non e’ assolutamente vero, al contrario questa e’ una legge che tutela maggiormente sul piano giuridico chi decide, per ragioni diverse, di opporre una legittima difesa contro l’aggressore”. Anche l’azzurro Italico Perlini fa notare che si tratta di un provvedimento “molto sentito dai cittadini italiani perche’ con il progredire della criminalita’ si fa sempre piu’ viva l’esigenza di avere una tutela concreta. Ma – ha proseguito Perlini – e’ sempre piu’ difficile per il cittadino normale comprendere come e perche’, a seguito di reazioni in momento di estermo pericolo, si possa subire un processo penale per aver reagito. E’ pur vero che la nostra tradizione giuridica ci impone una visione garantista – ha ammesso – e soprattutto la valutazione porporzionale tra il bene tutelato e la reazione. Auspico – ha concluso il deputato di FI – che in aula si possa trovare una convergenza sul parere ammesso dalla Commissione Affari Costituzionali che ci invita a valutare nel merito, ferma restando la tutela del cittadino, la possibilita’ di trovare un giusto contemperamento tra detta tutela e una reazione proporzionata”. Durissimo il commento di Giuliano Pisapia (Prc): “La norma approvata oggi dalla Commissione Giustizia – ha sostenuto – non solo e’ demagogica, rischiosa e controproducente, ma finira’ con l’aumentare il numero delle vittime innocenti. Piu’ che di legittima difesa si dovrebbe parlare di illegittima equiparazione tra vita umana e beni patrimoniali”. “Ancora una volta – ha proseguito Pisapia – anziche’ approvare un nuovo codice penale che sostituisca quello risalente al periodo fascista, il centrodestra ha approvato una norma, quale quella che crea i presupposti per una ‘illegittima difesa’, che crea ulteriori ed irreversibili danni al nostro sistema penale e che, in particolare, mettendo sullo stesso piano il bene prezioso della vita umana e dell’incolumita’ personale con i beni di carattere patrimoniale, determinera’ maggiori vittime tra gli aggrediti e maggiore impunita’ per gli aggressori”.

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